Cannabis, la situazione italiana e le proposte per legalizzarla
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Cannabis, la situazione italiana e le proposte per legalizzarla
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  • COLTIVAZIONE - E' consentita la coltivazione in forma personale di cannabis, fino 5 piante di sesso femminile, previo invio di una comunicazione all'ufficio regionale dei monopoli di Stato territorialmente competente. Viene anche consentita la coltivazione della cannabis in forma associata (non più di 50 persone per un massimo di 250 piantine).
  • USO PERSONALE - E' consentito l'uso personale di cannabis, ovvero alle persone maggiorenni è consentita la detenzione di una piccola quantità di cannabis - 5 grammi lordi, innalzabili a 15 per la detenzione in privato domicilio - non subordinata ad alcun regime autorizzatorio. I limiti sopra indicati possono essere superati nel caso di detenzione per finalità terapeutiche (ma è necessaria la prescrizione medica).
  • PENE PREVISTE - La legge prevede la non punibilità della cessione gratuita a terzi di piccoli quantitativi di cannabis per consumo personale (5 grammi lordi), mentre introduce pene più gravi per le droghe pesanti (reclusione da 1 a 6 anni e multa da euro 2.064 a euro 13.000) e meno gravi per quelle leggere (reclusione da 6 mesi a 3 anni e multa da euro 1.032 a euro 6.500). Attualmente la pena è unica, ovvero la reclusione da 6 mesi a 4 anni e la multa da 1.032 a 10.329 euro, indipendentemente dal tipo di droga oggetto del reato.
  • MONOPOLIO DI STATO - La coltivazione della cannabis, la preparazione dei prodotti da essa derivati e la loro vendita sono soggetti a monopolio di Stato in tutto il territorio della Repubblica.
  • VENDITA IN LUOGHI PUBBLICI - L'Agenzia delle dogane e dei monopoli può autorizzare all'interno del territorio nazionale la coltivazione della cannabis e la preparazione dei prodotti da essa derivati nonchè la vendita al dettaglio della cannabis e dei prodotti da essa derivati a persone maggiorenni, in esercizi commerciali destinati esclusivamente a tale attività.
  • COLTIVAZIONE PER SCOPI SCIENTIFICI E USO TERAPEUTICO - E' consentito a enti, persone giuridiche private, istituti universitari e laboratori pubblici coltivare piante di cannabis per scopi scientifici, sperimentali, didattici e terapeutici o commerciali finalizzati alla produzione farmacologica. Spetta al Ministero della Salute, di intesa con l'Agenzia italiana del farmaco, la promozione della conoscenza e diffusione di informazioni sull'impiego appropriato dei farmaci contenenti principi naturali o sintetici della pianta di cannabis. La prescrizione riguarda cure non superiori a sei mesi.
  • RISORSE - Le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie sono destinate agli interventi nel settore scolastico e ad interventi preventivi, curativi e riabilitativi. Le risorse derivanti dal monopolio statale sulla commercializzazione della cannabis vanno destinate al Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga.
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