Roma - "Che noia, che barba, che noia...". Spezza la tensione citando il tormentone reso celebre dalla coppia Mondaini-Vianello (e non si sottrae allo scherzo sulla possibilità di 'riattualizzarla' con uno dei conduttori di Non Stop News su Rtl 102,5) Matteo Renzi, che ricorda come "sono tre anni che facciamo gli stessi discorsi quando arriva la legge di Stabilità. Ci sono delle regole, che peraltro non condivido ma rispetto, sono quelle del patto di Stabilità: noi le rispettiamo tutte, abbiamo solo detto, e lo confermo, che tutto ciò che serve per le scuole, per il terremoto, per l'immigrazione, lo togliamo dal patto di stabilità. Il resto segue le regole, cosa che l'Italia fa sempre e che altri Paesi - segnala - non fanno".
E allora, dice ancora, "che noia e che barba, però, il dibattito sulla Stabilità: sembra un deja vù. 'Non avrà le coperture per gli 80 euro', e le abbiamo avute, 'non avrà le coperture per l'Imu prima casa, l'Europa dirà di no', e l'Imu prima casa non c'è più, 'non ci saranno gli incentivi per il Jobs Act', e ci sono, 'le tasse agricole non scenderanno', e sono scese. Bisognerebbe semplicemente che uno dicesse questa misura la condivido o no ma che non mettesse in dubbio tutte le volte che l'Europa è quella maestra cattiva che dice sì o no, perché in Europa - avverte il presidente del Consiglio - nessuno si preoccupa costantemente di quello che dirà Bruxelles".
Per capirsi, ricapitola, "la Francia ha quasi il doppio del nostro deficit, la Spagna è al 5% di deficit, la stessa Inghilterra di Cameron portò il deficit a 5, nessuno di questi ha il debito pubblico che abbiamo noi e che quindi dobbiamo stare più attenti, ma è per dire che la classe dirigente italiana deve vincere questa subalternità culturale alle regole di Bruxelles, anche perché paradossalmente siamo tra i pochi che le rispettano. La Germania, per esempio, non le rispetta, perché - attacca - sul surplus commerciale la Germania non sta rispettando le regole europee. Però non ne parla nessuno".
"Il che barba, che noia - confida ancora - nasce dal fatto che tutte le cose che abbiamo detto su questi temi sono state realizzate, poi ovviamente ci sono i professori che ci spiegano che gli 80 euro sono stati un errore, l'IRAP costo del lavoro e il super ammortamento anche, può darsi, ma io preferisco far le cose e rischiare di sbagliare che fare come quelli di prima che i soldi anziché darli ai cittadini li prendevano aumentando le tasse e a quel punto nessuno diceva niente". (AGI)