Roma - "Fischi al Bomba dalla platea di Confcommercio quando il bugiardo parla degli 80 euro. Ormai nessuno gli crede di piu' e gli italiani quando lo vedono in tv cambiano canale per non sentire le sue gigantesche balle". E' quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma M5s Parlamento.
"Gli 80 euro secondo Renzie hanno 'permesso alle persone di comprarsi uno zainetto in piu''. Ma chi vuole prendere in giro? Anche i commercianti hanno provato sulla loro pelle il fallimento di tale misura, che non ha prodotto alcun risultato positivo, ne' per l'economia perche' non ha aumentato i consumi, ne' per aiutare i milioni di cittadini in difficolta' che non hanno visto un centesimo oppure che ora sono costretti a restituire tutto. Gli 80 euro sono stati dati con una mano e tolti con l'altra", prosegue il post, secondo il quale "tutti, bollette alla mano, sanno che le tasse locali sono aumentate e che i servizi pubblici, in primis la sanita', sono stati tagliati costringendo famiglie e imprese a maggiori spese quotidiane per sopravvivere. Quella degli 80 euro e' diventata beffa per 1,4 milioni di italiani che hanno dovuto restituirla in un unica rata da circa 1.000 euro. Tra loro anche 341.000 cittadini che guadagnano meno di 7.500 euro lordi l'anno. Altro che amministrative o esito dei ballottaggi. Renzie ha 1.400.000 motivi per dimettersi subito", e' la conclusione.
Per il presidente del gruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, "nessuna campagna elettorale puo' giustificare gli attacchi volgari, falsi e stupidi del Movimento 5 stelle contro Matteo Renzi. Sono l'ennesima conferma della loro totale inaffidabilita', non solo come forza politica di opposizione ma anche come aspirante al governo di amministrazioni locali. Confermano anche una poverta' culturale e politica incompatibile con una grande democrazia come quella italiana ".
"Come ci si puo' fidare - aggiunge - di personaggi che sanno solo insultare l'avversario politico e vomitare volgarita'? Come si possono consegnare amministrazioni locali importanti a chi non accetta mai, dico mai, un confronto serio sul merito dei problemi? Come si puo' affidare la complessita' di una grande citta' a chi sa solo dire no a qualsiasi proposta di crescita e di sviluppo?". (AGI)