Roma - Nuovo, doppio appuntamento con le urne per 13,2 milioni di italiani. Domenica 5 giugno in oltre 1300 comuni si votera' per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali e per l'elezione dei consigli circoscrizionali. L'eventuale turno di ballottaggio si svolgera' due settimane piu' tardi, domenica 19. Le elezioni riguardano i comuni i cui organi elettivi scadono nel primo semestre dell'anno in corso, e quelli che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza, purche' le condizioni che hanno reso necessario il rinnovo si siano verificate entro il 24 febbraio 2016. Nelle stesse date si svolgeranno, rispettivamente, il turno ordinario e l'eventuale turno di ballottaggio anche in alcuni comuni delle regioni autonome Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia. La tornata elettorale riguarda grandi citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari e Trieste oltre a Bolzano, Latina, Novara, Ravenna e Salerno: si votera' anche nei 27 nuovi comuni istituiti quest'anno, a seguito dei processi di fusione amministrativa (17 nel Trentino Alto Adige, 4 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 2 in Veneto e uno in Lombardia).
Gli uffici comunali sono rimasti aperti fino a mezzogiorno di oggi per consentire gli adempimenti relativi alla presentazione delle liste: a Roma gli aspiranti sindaco sono 16, a Milano 9, a Napoli 10, a Torino 18, a Cagliari 7. Ad accettare le candidature dovranno essere le commissioni circondariali che avranno tempo fino alla mezzanotte di domani per pronunciarsi. Nei Comuni con piu' di 15mila abitanti si vota con una sola scheda, sulla quale saranno gia' riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.
Il cittadino puo' esprimere il proprio voto 1) tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato; 2) tracciando un segno sul simbolo di una lista e, contestualmente, un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (il cosiddetto "voto disgiunto"); 3) tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando cosi' solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate. Viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene il 50% piu' uno dei voti, se nessuno raggiunge la soglia si va al ballottaggio per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. (AGI)