Roma - Le intercettazioni? "Da li' si vede l'animo umano: 'io te do' questo, tu prendi quell'altro'...". Cosi' Beppe Grillo risponde ai giornalisti sull'uso delle intercettazioni, lasciando l'hotel Forum di Roma. "Io sono intercettato da 25 anni - ha sottolineato - e quando parlo dico 'maresciallo, ha capito bene questa frase?'. Io non ho niente da eccepire", ha concluso.
BOSCHI, SERVE "EQUILIBRIO MIGLIORE"
Un nuovo approccio alle intercettazioni "non per ridurre i poteri di investigazione e di indagine della magistratura", ma perche' serve "un equilibrio migliore": e' questo l'approccio secondo il ministro per le Riforme costituzionali e per il rapporto con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Da Londra, dove si trova in visita istituzionale, ò'esponente del governo Renzi ha ricordato, per quanto riguarda la magistratura, "che e' giusto che questa abbia a disposizione tutti gli strumenti per fare bene il proprio lavoro". Pero', appunto, l'Italia ora ha bisogno di un diverso "equilibrio" quando si ha a che fare con le intercettazioni. Ed ecco cosi' quel disegno di riforma in materia "che e' gia' all'esame del Senato". Ieri sera al Tg5 il primo ministro Matteo Renzi aveva precisato che "il governo non ha intenzione di rimettere mano alla riforma delle intercettazioni".
GROSSI, NON HO PARERI SAREBBE INTERFERENZA
"Su questa materia non ho pareri. E' un terreno delicatissimo, se ne discute fittamente nell'ambito politico, quindi, e' bene che un giudice costituzionale osservi il piu' assoluto silenzio, altrimenti sarebbe un'interferenza nell'itinerario che si sta svolgendo, sarebbe incauto e inopportuno". Cosi' il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, ha risposto in conferenza stampa ad una domanda su un'eventuale revisione delle norme in materia di intercettazioni. (AGI) Intercettazioni: Di Maio (M5S), non mi fido di Renzi =(AGI) - Roma, 11 apr. - "Il governo ha gia' messo mano alle intercettazioni. La riforma l'ha gia' approvata alla Camera e adesso e' passata al Senato. E sembra che voglia accelerare per approvarla". Questa la risposta di Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle, all'offerta del presidente del Consiglio Matteo Renzi in materia di intercettazioni. "Io non mi fido di Matteo Renzi", ha aggiuntok, in un'intervista al Gr1 della Rai, "perche' aver dichiarato che il problema di Trivellopoli sono le intercettazioni e' vergognoso. E' come dire: 'ci sono le rapine nelle case, aboliamo le case'".(AGI)