"Roma era in una situazione drammatica. Bisognava sganciarla dalle lobby, mentre il governo di Renzi preferisce sedersi a tavola con le lobby. E' stato deciso a palazzo Chigi dove fare il villaggio olimpico ad esempio, nessuno e' stato consultato". Cosi' l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino va all'attacco del premier Matteo Renzi durante la presentazione del suo libro 'Un marziano a Roma' alla Stampa estera. Un appuntamento che Marino coglie per tornare sulla scena mentre la capitale e' in piena campagna elettorale. A una specifica domanda sulla ricandidatura l'ex sindaco glissa cosi': "E' vero che il mio libro si intitola 'Un marziano a Roma', ma non sono ancora pronto a trasferirmi su Marte...".
Video - Intervista a Ignazio Marino dopo la presentazione libro alla stampa estera
Parole che comunque fanno sembrare sempre piu' probabile che scelga di correre nuovamente per il Campidoglio ("nei prossimi giorni deciderò, è imminente", assicura), e questa volta contro il Pd: "Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse sarei finito in cella d'isolamento...", polemizza Marino, che poi affonda: "Quello che e' successo l'anno scorso e' che un Governo che non e' passato attraverso un vaglio elettorale ha indicato un commissario straordinario al posto di un sindaco eletto da centinaia di migliaia di persone. Fu una lesione della democrazia, considerata con molta attenzione e preoccupazione dalle cancellerie di tutti i paesi stranieri".
Poi, un'altra stoccata contro Renzi, che, sostiene l'ex sindaco, "non mi parla da due o tre anni". Una stoccata che riguarda le spese: "Sulla questione dei miei scontrini non ho piu' nulla da spiegare. Mi vengono 'imputati' 12mila euro di spese, e quando verro' chiamato a spiegare daro' tutte le indicazioni. Mi piacerebbe che la stessa trasparenza venisse utilizzata dal presidente del Consiglio, che ha speso in un anno, come presidente della Provincia di Firenze, 600mila euro in spese di rappresentanza, rapidamente archiviate dalla magistratura contabile".
Dal premier, in viaggio negli Usa, per il momento non arrivano commenti. Glaciale la replica del presidente dell'assemblea Pd Matteo Orfini: "Non faccio il recensore di romanzi fantasy...", risponde, interpellato in Transatlantico. E il deputato Pd Marco Causi, che di Marino e' stato il vicesindaco e che ora viene accusato di avergli suggerito di mollare tutto e andare a Filadelfia per facilitare la sua decadenza dal Campidgolio, si dice "offeso e rattristato dalle falsita' di Marino".