Roma - Il presidente iraniano Hassan Rohani incontrerà oggi Papa Francesco nella seconda giornata di quella che è stata già definita una "visita storica", all'indomani del rientro di Teheran nel consenso della comunità internazionale grazie all'accordo sul nucleare che lo stesso Rohani giudica "un miracolo politico". Ieri l'incontro con il presidente della repubblica Sergio Mattarella e poi quello con il premier Matteo Renzi. Contratti miliardari, accordi bilaterali, ma anche il comune impegno nella lotta al terrorismo dell'Isis i temi della visita.
Rohani a Mattarella "sostegno per il seggio Onu"
"Sono molto felice che il Presidente Rohani abbia deciso di cominciare dall'Italia la missione che dopo tanti anni riporta in Europa la massima carica istituzionale dell'Iran" ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della conferenza congiunta ai Musei Capitolini con il Presidente iraniano. "Il rapporto millenario delle nostre civilta' e' un punto di forza. Abbiamo imparato a riconoscerci come desiderosi di dialogo e di pace. Sono certo che questa e' l'aspirazione che condividiamo", ha aggiunto. "E' soltanto l'inizio di un cammino, ci sono settori in cui possiamo fare di piu': energia, oil and gas, ma anche piccole e medie imprese, investimenti in innovazione, infrastrutturali, nel settore sanitario e in campo sanitario e farmaceutico" ha aggiunto Renzi
"In Italia ci sentiamo a casa, abbiamo rapporti antichi e proprio per questo abbiamo iniziato il nostro viaggio in Europa dall'Italia" ha affermato il presidente iraniano Hassan Rohani." Siamo sicuri che con l'Italia i sara' una collaborazione a tutto tondo, a 360 gradi". "In tutti i settori possiamo lavorare insieme. Dobbiamo trovare una condizione perche' gli imprenditori italiani ed europei si trovino bene in Iran", ha aggiunto, perche' "una parte del mercato si offre agli investitori"."L'accordo sul nucleare e' stato un miracolo politico" ha sottolineato il presidente iraniano, Hassan Rohani, aggiungendo che il modello adottato va replicato "anche in Medio Oriente perche' e' un esempio per risolvere i problemi". Per il presidente dell'Iran "non bisogna trovare soluzioni militari ma e' necessario agire sulla strada politica". Per quanto riguarda la lotta al terrorismo l'Iran "e' prima linea. "Con l'Italia - ha ricordato - abbiamo lavorato per la pace in Afghanistan. C'e' ancora da fare in Medio Oriente. Vorremmo una Libia, un Libano, una Siria sicuri. Dobbiamo lavorare per la pace, la stabilita' e la sicurezza".
Una serie di accordi che riapre, dopo la fine delle sanzioni, i rapporti commerciali tra Italia e Iran. Questa sera sono stati siglati accordi tra diverse imprese italiane ed iraniane alla presenza del premier italiano Matteo Renzi e del presidente iraniano Hassan Rohani. Tra le aziende italiane ci sono Saipem, Fincantieri, Ansaldo Energia, Danieli. Altri accordi, e' stato assicurato, verranno firmati nei prossimi giorni. Siglato anche un settlement agreement tra Sace e Banca centrale iraniana. Da segnalare infine diversi memorandum di intesa tra diversi ministeri dei due paesi . (AGI)
(26 gennaio 2016)