Roma - Le unioni civili sono il tema più discusso di questi giorni soprattutto in ambito politico. Da Maroni a Daniela Santanché, ecco le opinioni dei politici contrari al ddl Cirinnà.
Maroni
"La difesa della #famiglia naturale fondata sul matrimonio è la difesa della Costituzione repubblicana e delle nostre radici @FamilyDay". Cosi' interviene su Twitter il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dopo le polemiche per lo striscione a favore del Family day esposto sul Pirellone.
Brunetta
"Sono certo che il 97% di Forza Italia voterà no al ddl Cirinnà, anche se nel nostro partito c'è libertà di coscienza sulle unioni civili. Credo che sia giusto riconoscere una tutela alle coppie omoaffettive, ma sono contrario al matrimonio e alla stepchild adoption". Lo ha detto il caporgruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta in un'intervista a Sky Tg24.
Santanché
"All'indomani delle manifestazioni delle piazze arcobaleno è ancora di piu' necessario ribadire concetti che dovrebbero apparire naturali ma sembrano non esserlo: il matrimonio si fonda sull'unione di un uomo e una donna. Le unioni civili, che non osteggiamo, sono ben altro rispetto a quello che la sinistra vorrebbe imporre, cioe' un far west di regole che avra' un effetto detonatore sui nostri valori". Lo dichiara Daniela Santanche', di Forza Italia.
Giovanardi
"La vergognosa disinformazione fornita dalla tv di Stato e dalla maggioranza dei media sulle manifestazioni Lgbt di ieri ha l'evidente scopo politico di equiparare preventivamente le piazze Arcobaleno al Family day di sabato prossimo. Soltanto analfabeti o persone in perfetta malafede possono acriticamente parlare della presenza di un milione di persone, quando anche pazientemente sommando i già gonfiatissimi dati forniti dagli organizzatori città per città si fa fatica ad arrivare a 50.000: gli altri 950.000 sono una bufala mediatica spacciata da incalliti imbroglioni, sicuri di trovare dei pappagalli che si prestano a ripetere qualunque cosa gli venga propinata da quella parte". Cosi' in una nota Carlo Giovanardi, senatore di Idea.
Gasparri
"La chiara posizione assunta da FI con la nota dei capigruppo Brunetta e Romani concordata con il presidente Berlusconi contribuisce a un confronto chiaro e costruttivo. Riteniamo che la regolamentazione dei diritti non trovi nella proposta Cirinna' una soluzione adeguata. Si apre piuttosto la strada alla 'stepchild adoption', all'equiparazione unioni civili-matrimonio, al rischio di adozioni generalizzate con l'implicazione dell'utero in affitto, pratica che tutti criticano ma che vedremo poi all'atto pratico se vorranno vietare con norme ancor piu' nette. Occorre un confronto leale". Lo afferma Maurizio Gasparri, di FI e vicepresidente del Senato. (AGI)
(24 gennaio 2016)