Roma - Invita "chi si lamenta, anche legittimamente, a guardare i fatti" e parla da Pompei come "simbolo di un'Italia che riparte", Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio sottolinea che "è bello che italiani possano sapere che l'Italia non si è arresa al declino e che la stagione migliore deve ancora venire".
"Pompei è l'idea che l'Italia non si ferma e che facciamo notizia non più per i crolli ma per i restauri", ha aggiunto Renz. "Pompei è un'esperienza sempre nuova. E non c'è solo il lavoro delle persone che con maestria si dedicano ai restauri, è l'occasione di dire che l'italia è nelle condizioni di dire basta con le opere incompiute e che è in grado di giocare la propria potenza straordinaria. E che se la smette di piangersi addosso può tornare ad essere un Paese faro".
FOTO - Pompei: riaperte 6 Domus, scavi continuano
Gli ambienti termali della Casa del Criptoportico, l'antica 'tintoria' Fullonica di Stephanus, e ancora la Casa dell'Efebo, ricca dimora di mercanti con le fastose decorazioni delle pareti e dei pavimenti. Sono queste tre delle sei domus di Pompei riaperte oggi al pubblico dopo il restauro reso possibile dal 'Grande progetto Pompeì e realizzato dalla Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia. Alla presentazione hanno presenziato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, il soprintendente archeologo Massimo Osanna e il direttore del GPP, Giovanni Nistri. Le altre domus restituite ai visitatori sono la Casa di Paquius Proculus (con le sue particolari scritte elettorali), quella del Sacerdos Amandus, con le pitture del triclinio che riprendono le imprese degli eroi, e la Casa di Fabius Amandio, curioso esempio di piccola casa del ceto medio. Nell'area archeologica sono inoltre 18 i cantieri ancora attivi, per un totale di venti interventi, e altri tre quelli in attesa di avvio. Dal 26 dicembre al 10 gennaio la Società campana dei Beni culturali ha organizzato, con il circuito Campania-Artecard, 'Di domus in domus', un percorso che guiderà gli ospiti alla scoperta delle sei aree appena restaurate. Con una seconda iniziativa, dal titolo 'Memorie e suggestioni - viaggio dal 79 d.C. ad oggi', i visitatori potranno invece ammirare lo splendore dell'Anfiteatro, la Piramide ideata dall'architetto Francesco Venezia (dove sono custoditi i calchi dei corpi di alcune delle vittime dell'eruzione del 79 d.C.) e la Palestra Grande, dove i giovani di duemila anni fa andavano ad allenarsi e che dallo scorso agosto ospita gli affreschi ritrovati nella Villa di Moregine.
"L'augurio che vorrei fare è quello di saper tornare a stupirsi e a meravigliarsi di quello che il Paese è" ha detto ancora il premier. "Invito tutti a guardare in modo nuovo quel che noi abbiamo" e "a apersi non farmarsi davanti al bello e continuare a combattere perché il bello possa vincere". "Metteremo anche nel 2016 la stessa grinta, non sprecheremo neanche un giorno", ha promesso il presidente del Consiglio.
"Fino a oggi negli incontri internazionali il tema era 'ce la farete a Pompei per risollevare la sua immagine negativa?'. è stato fatto un lavoro importante e silenzioso, e facendo squadra vinceremo molte altre sfide". Così il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, durante la cerimonia di inaugurazione. Il ministro ha ricordato che si sta lavorando con la Regione e con i Comuni interessati per migliorare l'accoglienza e i trasporti nella zona degli scavi. "Siamo orgogliosi di farlo perché i riflettori del mondo sono puntati su Pompei, perché Pompei è di tutto il mondo", ha aggiunto. (AGI)
(24 dicembre 2015)