Roma - La mozione di sfiducia a Boschi? "Il presunto conflitto d'interessi e' chiaramente falso". Lo ribadisce il premier Matteo Renzi a Rtl. "Il padre del ministro Boschi lo abbiamo mandato a casa con tutto il consiglio d'amministrazione", ricorda Renzi. "Se qualcuno vuole attaccare il governo lo faccia. Da un lato c'e' chi cerca un colpevole, noi cerchiamo le soluzioni. Noi abbiamo le spalle larghe. Massima trasparenza, ma non accettiamo lezioni di trasparenza da parte di nessuno", dice il presidente del Consiglio."Noi che siamo dei rottamatori dentro non guardiamo in faccia a nessuno. Ci sono partiti che si sono fatti le banche. Ci sono delle realta' nella storia delle banche incredibili". Cosi' Matteo Renzi a Rtl ha ricordato che ci sara' una commissione d'inchiesta del Parlamento che indaghera'. "Noi volevano votare subito, ma credo che andremo alla settimana prossima. Senza il decreto sarebbe successo un caos. E' l'ennesimo tentativo di trasformare la mozione in un dibattito mediatico. Lupi si e' dimesso lui, perche' ha ritenuto di non poter continuare. L'accusa di usare due pesi e due misure non sta ne' in cielo' ne' in terra". Cosi' il premier risponde alle critiche di ieri di Enrico Letta al governo. "Il problema delle banche e' stato risolto al 99% dal decreto del governo che ha salvato tutti i risparmiatori. Bisognerebbe fare un monumento a chi ha pensato a questo decreto. Chi ha truffato deve pagare", ripete il premier. (AGI)
(16 dicembre 2015)