Il sequestro del premier libanese a Riad e gli altri fatti di cui tutti parleranno oggi
Dallo scontro in commissione vigilanza tra Consob e Bankitalia all'arresto di Roberto Spada, da Svezia-Italia al divieto di fumo in Vaticano


Clamoroso
I sauditi avrebbero sequestrato o arrestato il premier libanese dimissionario Hariri, atto forse preliminare di una guerra tra Arabia Saudita e Libano. Stranamente, Hariri ha annunciato le sue dimissioni proprio quando è arrivato nella capitale araba, Riad. «Hariri aveva accusato l’Iran di gravi interferenze nella vita politica libanese, che gli avrebbero impedito di portare avanti il suo programma politico, poi ha reso noto di temere per la sua vita, infine ha lanciato una dura minaccia: “Gli artigli iraniani nella regione saranno presto tagliati”». Cioè, eventualmente attaccando il Libano (che è sempre spalleggiato da Usa, Egitto e Israele), l'Arabia dichiarerebbe guerra all'Iran. I sauditi ieri hanno invitato i loro concittadini che si trovano in Libano a tornare il prima possibile in patria. I diplomatici avrebbero già obbedito. Anche Bahrein e Kuwait hanno invitato i loro connazionali a rientrare. Macron è partito per Riad per parlare con Hariri [Bongiorni, Sole].
Bloomberg, citando fonti anonime, sostiene «che diversi importanti investitori sauditi stanno liquidando quote importanti del loro portafoglio nei vicini mercati del Golfo allo scopo di farli transitare in Europa o Stati Uniti sotto forma di cash o titoli facilmente liquidabili. Altri in Arabia Saudita hanno contattato banche e asset manager per capire come spostare all’estero quote del loro patrimonio. Alcuni gestori e private banker che operano nei vicini Emirati Arabi Uniti hanno raccontato alla Reuters che diversi facoltosi investitori sauditi in questi giorni hanno venduto consistenti pacchetti di azioni dalla piazza di Riad. L’impatto di queste vendite è stato tuttavia mitigato dall’intervento di alcuni fondi statali che, con i loro acquisti, hanno sostenuto gli indici. Tuttavia fino a ieri nelle Borse del Golfo si sono registrate vendite di azioni per 18 miliardi di dollari, secondo Bloomberg» [Franceschi, Sole]
Cose di cui parlano tutti
Lo scontro in commissione di vigilanza tra l'uomo della Consob e quello di Bankitalia, l'arresto con foto di Roberto Spada, la partita dell'Italia contro la Svezia, il parroco don Lorenzo Guidotti che dice alla diciassettenne violentata te la sei cercata (su Facebook: «Dovrei provare pietà? No!! Quella la tengo per chi è veramente vittima, non per chi vive da barbara con i barbari e poi si lamenta»), il papa che vieta la vendita di sigarette in Vaticano (ma in conclave si fuma, Roncalli fumava, Padre Pio fiutava tabacco e San Giuseppe da Copertino vedeva nel fumo un blando rimedio contro le tentazioni della carne), ecc.
Cioccolata
All'ansia da cui è stato preso il Pianeta alla notizia che la ricetta della Nutella sarebbe cambiata («dall’Australia al resto del mondo»), la Ferrero ha risposto con un comunicato in cui si fa sapere che è stato sostituito il siero di latte con il latte scremato in polvere, 2,1 grammi ogni cento di Nutella [V.Ch., Sole]
Fumo
«Al Conclave che elesse Giovanni Paolo I, nell’agosto del 1978, il cardinale di Madrid Vicente Enrique y Tarancón, fumatore incallito — morirà nel ‘94, a ottantasette anni — si portò una scorta adeguata di sigarette, si sa mai quanto possa durare. Dopo l’elezione, per sua fortuna rapida, alla fine della cena con il nuovo Papa chiese il permesso di accenderne una. Papa Luciani ci pensò su e infine rispose: “Lei può fumare, eminenza, ma a una condizione: che il fumo sia bianco!” [Vecchi, Corriere].
Parroco
«Don Lorenzo Guidotti è parroco in un quartiere di Bologna e da ieri al centro di un linciaggio politico e mediatico per avere scritto su Facebook parole dure sulla ragazzina che ha raccontato ai carabinieri di essersi svegliata seminuda, ancora ubriaca e derubata dopo essere stata violentata da un immigrato che aveva incontrato poco prima. Quella del parroco («te la sei cercata») è un'omelia scorretta, ma è la stessa che ogni genitore dovrebbe fare ogni giorno ai propri figli. E siccome ciò non avviene, o almeno non quanto dovrebbe, grazie a Dio un saggio prete vecchio stile ci riporta alla dura realtà» [Sallusti, Il Giornale].
Cacciari
Sul titolo di Libero (ci libereremo di Renzi solo sparandogli) Cacciari a Otto e mezzo: «Ha ragione Feltri, per togliere di mezzo Renzi dalla guida del Partito democratico ci vorranno le cannonate. E basta con questo politcally correct. È talmente fastidioso che ogni tanto mi verrebbe di dare ragione a Trump» [Libero].
Riassunto
Lo scontro tra Apponi e Barbagallo davanti alla Commissione parlamentare sulle banche è in sintesi questo: Barbagallo dice di aver fatto tutti i controlli sulle banche venete poi fallite e di aver informato puntualmente la Consob sui pasticci che aveva trovato. La Consob dice invece di non essere mai stata informata a dovere. La Consob (Apponi) è l'organismo che vigila sulla Borsa. La Banca d'Italia (Barbagallo) è l'istituzione che vigila sull'attività delle banche. In teoria dovrebbero collaborare. Alla fine, le due banche venete sono state comprate da Intesa San Paolo (a un euro) che, per affrontare il sacrifico, s'è fatta riconoscere dall'erario quattro miliardi. Intesa ha imposto al governo di non far cambiare al parlamento una sola virgola dell'accordo, pieno di deroghe alla legge sul fallimento. Il parlamento ha obbedito e approvato l'accordo senza cambiare una virgola.
Draghi 1
Lo scontro Consob-Bankitalia potrebbe finire per riguardare Draghi, perché per tutto un periodo (per esempio quando Monte dei Paschi di Siena comprava Antonveneta a un prezzo spropositato) era lui alla guida della Banca d'Italia. Uno dei pasticci delle venete era questo: costringere la clientela che voleva avere un prestito a comprare azioni della banca veneta. E il prezzo di queste azioni era stabilito dalla stessa banca veneta, non dal mercato. Gli ispettori della Banca d'Italia visitarono la Popolare di Vicenza nel 2007 e nel 2009, e scrissero nel loro rapporto che questi prezzi delle azioni erano esagerati (e misero esplicitamente sotto accusa il dominus della Popolare, cioè il Gianni Zonin oggi nullatenente). Il governatore della Banca d'Italia era a quel tempo proprio Draghi. La Banca d'Italia si limitò a comunicare alla Consob solo una parte di ciò che aveva accertato l'ispezione e a multare per mezzo milione la Popolare di Vicenza. Mezzo milione significava 25 mila euro a testa per consigliere. Un'inezia rispetto ai denari che i consiglieri lucravano dalla stessa banca che dovevano governare [Paolucci, Stampa].
Draghi 2
Alessio Villarosa, dei cinque stelle, vuole convocare Draghi davanti alla Commissione parlamentare sulle banche [Manacorda, Repubblica].
Sassate
Le dodici panchine d'artista (Illuminated Benches) firmate Jeppe Hein, portate alle Vallette di Torino con l'idea di ingentilire la periferia, sono state prese a sassate [Minucci e Poletto, Stampa].
Parolacce 1
Gli uomini e le donne dicono molte più parolacce quando dormono che quando sono svegli. Gli uomini che dormono parlano nel sonno molto di più delle donne che dormono [Tartamella, www.parolacce.org]
Parolacce 2
«Una pioggia battente accompagna l’arresto di Roberto Spada. Esce scortato da sei carabinieri da un palazzone di mattoni rossi a Nuova Ostia, la fetta di territorio che controlla il suo clan, quello capeggiato dal fratello Carmine, ribattezzato Romoletto. L’accusa è di violenza privata e lesioni aggravate dal metodo mafioso. Alle 16.40 la strada è deserta, ci sono solo tre auto dei militari e i giornalisti con qualche troupe al seguito: “Ti sei pentito per quello che hai fatto?” domanda un cronista a Spada. Lui non risponde mentre entra nella Seat Leon dei militari. Nel frattempo da un terrazzo si affaccia un uomo: “Avvoltoi”, grida ai giornalisti. “Merde!”. E ancora “vergognatevi”». «Vergognarci noi?», replica un cronista. L’uomo risponde facendo vedere il dito medio e si infila in casa. La solidarietà attorno al clan è solida. Poche ore dopo i fedelissimi degli Spada si riuniscono nel bar di Roberto, il Music. Diversi videomaker battono la zona e di fronte ai riflettori si celebra una sorta di processione con gli amici di “Roberto” che vogliono dire la loro: “È un bravo ragazzo”, dice uno. “Se ha dato la capocciata al giornalista avrà avuto le sue buone ragioni”. “Mi ha aiutato a ottenere l’invalidità — spiega un altro — e io sono pure straniero”» [Scarpa, Repubblica].
Ostia
Per il ballottaggio di Ostia, tra una grillina e una di Fratelli d'Italia, il Pd non dà indicazioni di voto [Repubblica]. I bersanian-dalemiani (Mdp) dicono invece di votare cinquestelle, e i cinquestelle voteranno poi in parlamento con Mdp sul ripristino dell'articolo 18 previsto tra dieci giorni. Si ipotizzano intese tra i due che chi sa fin dove potrebbero arrivare [Lombardo, Stampa].
Casapound
Casapound nega ogni legame con il clan degli Spada e chiede di essere messa sotto inchiesta dalla magistratura [Pedrali, Libero]
Deliberatamente
«Può pacificamente affermarsi che l’aggressione era stata lucidamente studiata anche nelle modalità plateali, essendo stata deliberatamente posta in essere sotto gli occhi di decine di persone e davanti a una telecamera che riprendeva il tutto». (dalla motivazione dell'arresto di spada) [Fiani, Corriere]
Rugby
«Daniele Piervincenzi, naso rotto, è stato un teza linea della Lazio, a lungo anche capitano dell'Us Primavera. “Perciò sono rimasto in piedi lì davanti a lui. Malgrado tutto lo choc e il dolore per quella testata data a tradimento. In mischia, in vita mia, il naso me l'ero già rotto tante volte. Così quando la sera sono tornato a casa, per non spaventare mia figlia che è ancora una bambina le ho raccontato che papà aveva appena finito di giocare una partita. Eh, sì. Perché il rugby è innanzitutto un gioco e il combattimento in campo ha delle regole. Nel rugby regna sempre una violenza onesta. Mai infame, gratuita e fuori scala come quella che avete visto» [Caccia, Corriere].
Calcio
Ventura ha ceduto ai senatori della Nazionale (squadra contro la Svezia con sette titolari ultratrentenni) e stasera giocherà col 3-5-2. [Currò, Repubblica].
Kevin Spacey
Benché il film All the money in the world sia praticamente finito, Ridley Scott ha ricominciato le lavorazioni per cancellare le scene con Kevin Spacey e rigirarle con l'ottantottenne Christopher Plummer. La parte di Spacey-Plummer è quella di Paul Getty, la storia è quella del suo rapimento [Persivale, Corriere].
Cavalletta
Negli Alberi d'olivo di Van Gogh (museo di Kansas City) c'è una cavalletta vera, scoperta solo adesso, rimasta impigliata nel 1889 tra i colori della tela. Van Gogh amava dipingere all'aperto [Corriere].
Credito valtellinese
Il Credito valtellinese (vedi Anteprima di ieri) continua a precipitare in Borsa. Da martedì, avendo ieri chiuso a 1,776, ha perso 130 milioni di capitalizzazione, vale adesso ancora meno di 200 milioni e ai soci ne ha chiesti 700 di capitale fresco. I crediti che la banca non riesce a farsi restituire e che vorrebbe vendere (i cosiddetti Npl, No performing loads) ammontano a 1,6 miliardi [Righi, Corriere].
Buco
Secondo la Ue nei nostri conti, così come risulteranno alla fine della manovra di bilancio in corso, ci sarà un buco di tre miliardi e mezzo. Anche il debito sarebbe più alto di quello che stimiamo noi: 132,1% del Pil quest'anno, 130,8% l'anno prossimo. Soprattutto per i soldi spesi a salvare le banche. Si prevede una manovra bis (tasse) in primavera. [D'Argenio, Repubblica].
Vaccarossi
Il caso di contrada Vaccarozzi (Verona) con sette abitanti e 26 profughi che tra poco diventeranno 80 [Poletti, Stampa].
OGGI
Svezia-Italia
Alle 20.30 andata dello spareggio tra Svezia e Italia per la qualificazione ai mondiali di calcio in Russia dell'anno prossimo. Si gioca nello stadio Friends Arenza di Solna. Diretta su Rai1. Italia-Svezia ai raggi X: quanto costerebbe al nostro calcio non andare ...
Sciopero
Sciopero nazionale dei trasporti indetto dall'Unione nazionale di base, dai Cobas e dall'Unicobas che protestano ««contro le politiche economiche e sociali del governo italiano e dell’Unione Europea». Trenitalia garantisce il servizio delle Frecce. L'intervista integrale del Messaggero al Garante degli scioperi Giuseppe Santoro Passarelli: L'intervista/Il Garante Passarelli: «Scioperi bus e metro dimezzati dal ...
Gtt
Assemblea dei soci di Gtt, l'azienda pubblica dei trasporti torinesi. Si tratta di varare il piano industriale, col quale si dovrebbe/vorrebbe evitare il fallimento. Il fabbisogno urgente per garantire le attività e i servizi correnti è salito alla astronomica cifra di 130 milioni di euro. Nella telefonata che è costata il posto a Paolo Giordana, il braccio destro della sindaca Appendino, all'altro capo del filo c'era proprio Walter Ceresa, amministratore delegato della Gtt. L'articolo di Marco Imarisio: Torino, l'ex feudo Pd dei trasporti e il manager della telefonata ...
Turner, Antonacci ecc.
Tra i dischi in uscita oggi il quarto album della collezione Beyond di Tina Turner. La cantante è in piena attività: una nuova biografia, un disco, anche un musical. L'articolo di Simona Siri: Musical, autobiografia e disco. Il non ritorno di Tina Turner - La Stampa Arriva in negozio oggi anche il singolo In mezzo al mondo col quale Biagio Antonacci anticipa il suo prossimo album. Dediche e manie.
La Pira
Quarant'anni fa (5/11/1977) moriva Giorgio La Pira, cattolicissimo e famosissimo sindaco di Firenze dal 1961 al 1965.
Il processo di beatificazione è in corso. Intanto, tra le numerose iniziative in memoria, la lettura drammatizzata del racconto I folli di Rodolfo Doni alle 18.00 nel Cenacolo di Santa Croce. L'articolo di Riccardo Bigi da Avvenire: Giorgio la Pira verso gli altari. Il «processo» a una svolta - Avvenire
Film
Tra i film in sala da oggi: Goodbye Christopher Robin, che racconta la storia di Alan Alexander Milne e la nascita, per niente allegra, dell'orsacchiotto Winnie the Pooh (Winnie-the-Pooh il lato oscuro dell'orsacchiotto - La Stampa)
Cazzullo
Aldo Cazzullo presenta il suo libro Metti via quel cellulare (Mondadori) alle 11 a Este, alle 16 a Monfalcone, alle 18 a Udine, alle 21 a Treviso.
DOMANI
Compleanni (nati l'11 novembre)
La gran signora di Torino Marida Recchi vedova Recchi (100 anni, l'italiana più vecchia della sua classe), l'attrice Bibi Anderson (82), l'economista Paolo Baratta (78), l'allenatore di tennis Riccardo Piatti (59), l'attore Stanley Tucci (57), l'attore Luca Zingaretti (56), l'attrice Demi Moore (55), la showgirl Benedicta Boccoli (51), il calciatore Diego Fuser (49), il giornalista Luigi Ferraiuolo (48), la conduttrice Benedetta Mazzini (46), la show-girl Alessia Marcuzzi (45), l'attore Leonardo Di Caprio (43), il granduca Guglielmo di Lussemburgo (36), il cantautore Raphael Gualazzi (36).
Dieci anni fa
11 novembre 2007. Autostrada del Sole. Un poliziotto nella stazione di servizio Badia al Pino Ovest, direzione Sud, crede di capire che nella stazione di servizio Badia al Pino Ovest, direzione Nord, cioè dall’altra parte dell’autostrada, ci siano dei rapinatori in azione: vede infatti qualcosa che pare una colluttazione, e delle macchine sgommare. Estrae quindi la Beretta calibro 9 e spara, ad altezza d’uomo, mirando a quella confusione. Il proiettile percorre ottanta metri, evita tutte le macchine di passaggio in direzione sud e in direzione nord, supera altre varie barriere e si infila nel lunotto posteriore di una Megane Scénic parcheggiata davanti al secondo bar, quello piazzato di fronte alle pompe. Rotto questo lunotto, trova sulla sua strada il collo di un giovane di 26 anni, che si chiama Gabriele Sandri e sta dormendo, perché ha passato tutta la notte a metter musica nel suo locale di Roma (è un dj) e adesso riposa durante il viaggio per Milano, dove sta andando a vedere Inter-Lazio (ed era pure incerto stamattina se partire o no: «abbiamo talmente tanti giocatori infortunati, perdiamo di sicuro»). I quattro amici che stanno in macchina con lui capiscono, partono a tutta velocità verso Arezzo, ma quando arrivano al casello, che è distante appena cinque chilometri, Gabriele è morto. Sono le 9 e 20 del mattino di domenica 11 novembre 2007, XII giornata del campionato di calcio, serie A.
Vent'anni fa
Nuoro, mercoledì 11 novembre 1997. Dopo nove mesi di prigionia, Silvia Melis è libera. Lo scorso 19 febbraio la giovane donna, 27 anni, era stata rapita a Tortoli mentre parcheggiava a casa la sua auto nella quale dormiva il figlio Luca di 5 anni. Ieri l'hanno trovata due agenti di polizia sul ciglio d'una strada provinciale alle pendici del Supramonte, vicino a Nuoro: «Sono Silvia Melis, vi prego portatemi da mio figlio». In questura a Nuoro ha raccontato di essere stata lasciata sola dai rapitori, di essere scappata e di aver camminato un'ora prima di arrivare alla strada: «Mi hanno salvata la fede e l'amore per mio figlio». Poi ha riabbracciato i genitori e il bimbo. Si parla di un miliardo pagato per il riscatto.
• Da ieri circolano le nuove monete da mille lire, in cui l'abbinamento dei metalli risulta invertito rispetto alle 500 lire. All'esterno una corona gialla in bronzital, all'interno un disco in acciaio. Le mille lire sono un po' più grandi (27 millimetri di diametro) e più pesanti (8,8 grammi) delle cinquecento lire.
Cent'anni fa
11 novembre 1917. Per la prima volta dalla conquista crociata di quasi mille anni fa (1099-1187), un esercito occidentale entra a Gerusalemme. È quello del generale britannico Edmund Henry Hynman Allenby.
Nota ai lettori: in una precedente versione di questo post l'operazione banche venete è stata attribuita a Unicredit invece di Intesa San Paolo. Ce ne scusiamo con i lettori e gli interessati.
Anteprima di Giorgio Dell'Arti
Anno I - Numero 8
Venerdì 10 novembre 2017
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it