Dal 23 al 26 ottobre 2022, presso l’Area Congressi dello Starhotel Rosa Grand Milan, a pochi passi dal Duomo di Milano, si terrà E2DT, la Conferenza Internazionale AIDIC (Associazione Italiana d’Ingegneria Chimica) sulla transizione energetica, ambientale e digitale, un’iniziativa pionieristica che punta a essere tra gli eventi più innovativi e autorevoli del panorama internazionale. Un’occasione per chiunque voglia intervenire nel dibattito su uno dei temi centrali della contemporaneità e del prossimo futuro.
L’AIDIC è una realtà associativa senza scopo di lucro con finalità scientifiche. Dal 1958 si occupa di creare una rete tra gli esperti del settore dell’industria chimica, l’ambito accademico e i giovani ingegneri appassionati della materia. L’obiettivo dichiarato, come si può leggere sul sito dell’associazione, è quello di “essere il riferimento dell’interesse congiunto, industriale ed accademico, nei campi dell’evoluzione della tecnologia chimica e delle sue applicazioni industriali”
L’ Associazione è inoltre membro fondatore della EFCE (European Federation of Chemical Engineering) ed è presente nei 25 Working Parties europei, strumenti di cooperazione tra professionisti e ricercatori in settori specifici dell'ingegneria chimica. Inoltre, entrambe le associazioni ospitano figure di assoluto rilievo, alcune delle quali vanno a comporre peraltro il Management Committee della stessa Conferenza E2DT.
Membri di questo comitato sono i Co-chairmen David Bogle (Presidente IchemE), Petr Kulson (Vice-Presidente EFCE), Sauro Pierucci (AIDIC President) Giorgio Veronesi (Presidente di EFCE), insieme al chairman Giuseppe Ricci, (Presidente di AIDIC, Confindustria Energia e Energy Evolution Chief Operating Officer di ENI). Quest’ultimo, impegnato in prima linea con i suoi colleghi nelle sfide della transizione energetica, ha dichiarato: “Quello che serve e servirà sempre di più è […] una maggiore flessibilità e adattabilità al cambiamento che richiederà capacità di visione e anticipazione consentendo di intervenire prima di essere travolti dal cambiamento stesso”
È dunque questa la realtà dell’AIDIC, un’associazione dotata di autorevolezza e grande credibilità, che fa della ricerca scientifica un valore necessario e principale promotore del progresso. Non sorprende, dunque, che un’iniziativa come E2DT, che fa della cooperazione tra forze industriali e comunità scientifica il punto di partenza e che viene promossa proprio da AIDIC, abbia già ricevuto l’endorsement di importanti società, gruppi e associazioni del settore come SCI (Società Chimica Italiana), ATI (Associazione Termotecnica Italiana), GRICU (Gruppo di Ingegneria Chimica dell’Università) e WEC Italia (World Energy Council Italia). Tutte unite per affrontare, attraverso le idee, le grandi sfide della transizione da un presente complesso verso un futuro più luminoso.
Scienza e impresa insieme per una proposta di futuro
La COP26 è stato uno degli eventi cruciali dell’anno passato e ha segnato uno degli snodi fondamentali nella riflessione politica e scientifica dell’epoca successiva allo shock pandemico. I rappresentanti delle nazioni riunite a Glasgow, seppur tra posizioni divergenti, hanno offerto a un mondo scosso dalla lotta contro la pandemia un primo segnale di forte speranza, mostrandosi intenzionati a convogliare forze ed energie nella sfida al cambiamento climatico attualmente in corso.
Tra gli obiettivi fondamentali della Conferenza dei 26 vi sono quello di azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050, puntando così a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C, oltre alla volontà di potenziare la collaborazione tra nazioni ed esperti per intervenire contro una realtà così sfidante.
Uno dei punti fondamentali per cercare una soluzione alle diverse problematiche della transizione rimane lo sviluppo di nuove tecnologie digitali. Quest’ultime negli anni passati hanno compiuto un grande balzo in avanti grazie a tre fattori: la riduzione del costo unitario dei sensori, l’incredibile aumento della capacità di calcolo dei sistemi informatici e la crescita della connettività pubblica e privata a livello globale. Una combinazione d’elementi che porterà a un’accelerazione sempre maggiore della digitalizzazione e del suo impatto
Dunque, innovare, collaborare, costruire reti di conoscenze e competenze per elaborare una proposta di mappatura dei processi che potranno portarci verso un modello energetico basato interamente sulle rinnovabili, in cui le emissioni nette di carbone saranno del tutto azzerate, cercando inoltre di indicare gli strumenti organizzativi e le tecnologie che contribuiranno a tale metamorfosi del settore energetico. È proprio per questo che ora la Conferenza Internazionale di AIDIC ha bisogno del contributo di ricercatori, ingegneri, opinion leader, senior executive e decisori politici, i quali potranno offrire con i propri interventi un panorama ampio sulle tematiche oggetto di discussione.
Le figure appena indicate potranno inviare un abstract della propria proposta entro il 15 febbraio 2022 caricandolo nell’apposita pagina del sito AIDIC [https://www.aidic.it/e2dt/page.php?pipe=testoabstract], dopodiché la scadenza per l’invio dei manoscritti è segnata al 1 aprile 2022. Il focus dei contributi dovrà avere l’obiettivo di fornire una visione con prove accessibili e aggiornate circa gli effetti ambientali negativi e positivi della trasformazione dell’energia in senso olistico e sulle opportunità per le nuove tecnologie di accelerare\guidare la transizione.
Nello specifico saranno 11 gli argomenti su cui sono invitati a confrontarsi i ricercatori invitati alla conferenza: Il progresso tecnologico nella generazione ed utilizzo delle energie rinnovabili; Le tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2; La produzione e lo stoccaggio di idrogeno; come aiutare gli utilizzatori a fare scelte più sostenibili; mobilizzazione dell’industria per un’economia pulita e circolare; il concetto di zero inquinamento per un ambiente toxic free; preservazione e ristoro degli ecosistemi e della biodiversità; lo stoccaggio dell’energia e la tecnologia delle batterie; trasporto e trasmissione dell’energia; mobilizzazione della società verso la transizione energetica; come la digitalizzazione può aiutare nella sfida verso l’impronta zero di carbonio.
Particolare attenzione dovrà poi esser riservata alle tematiche riguardanti i gas serra, i rischi climatici e umani, oltre che alla digitalizzazione. I manoscritti saranno valutati da una commissione scientifica internazionale composta da autorevoli esperti dell’ambito e, se accettati, otterranno una pubblicazione sul prestigioso Chemical Engineering Transactions Journal, indicizzato da SCOPUS e SCHOLAR.
La Conferenza inizierà, come già accennato, il prossimo 23 ottobre e avrà la durata di tre giorni. Sarà strutturata in sessioni parallele a cui parteciperanno relatori di alto profilo, con l’obiettivo finale di mettere in moto nuovi incentivi alla ricerca.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Conferenza Internazionale AIDIC, dove si possono trovare tutti i dati riguardanti le tematiche affrontate dall’iniziativa, insieme alle indicazioni necessarie per l’invio dei propri contributi.