
Menarini dedica un libro all’arte del Beato Angelico
“Un’azienda fiorentina nasce e vive nell’arte, e quindi nella bellezza. Dare valore a questa bellezza è la nostra radice, la nostra storia, e non si può guardare al futuro dimenticando la nostra storia”: questa la dichiarazione di Lucia Aleotti, membro del Board e azionista di Menarini, il gruppo farmaceutico fiorentino presente in 136 paesi del mondo con più di 17.000 dipendenti, in occasione della presentazione della monografia, curata dall’azienda, su Beato Angelico che si è tenuta il 22 settembre nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze.
Continua così una tradizione artistica che dura da più di 60 anni e nel tempo si conferma e si rinnova.
La delicatezza del Beato Angelico
Quest’anno il protagonista è Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro, detto il Beato Angelico, il santo patrono di tutti gli artisti, convinto che ogni sua pennellata fosse d’ispirazione divina e che i suoi dipinti contribuissero a salvare le anime dei fedeli. Uno dei personaggi più interessanti dell’intera storia dell’arte, che ha avuto il merito di aggiungere, ben prima di altri, al binomio arte e scienza, anche un terzo elemento: la religione, l’anima, il divino, appunto, più in generale il misticismo.
“Beato Angelico è uno dei pittori più importanti e poetici del Quattrocento. Il soprannome con cui è conosciuto descrive perfettamente la dolcezza ultraterrena che connota il suo stile; è un bene che la sua opera e la sua figura siano diffusi al grande pubblico in questo volume appositamente realizzato da Menarini – ha detto Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi –. È una pubblicazione che esce praticamente a pochi giorni di distanza dalla chiusura della spettacolare mostra sul pittore tenutasi al museo del Prado a Madrid, densa di novità. Proprio a Firenze sorge il museo di San Marco, uno spazio che è stato la casa del Beato Angelico e che accoglie la maggior parte dei suoi capolavori”.
L’arte accessibile per tutti, senza tecnicismi né con troppi latinismi, dato il fatto che il Beato Angelico è stato anche un interprete profondo delle Sacre Scritture e della teologia soprattutto domenicana del periodo. Menarini fa un ulteriore passo in avanti proponendo sul proprio sito la sezione “Pills of Art”, una serie di video-pillole dove scoprire il mondo dell’arte e le sue curiosità. Ogni episodio è realizzato in italiano e in inglese e sottotitolato in francese, spagnolo, tedesco, russo e turco per avvicinare anche chi è lontano al patrimonio artistico italiano.
Quella tra Menarini e l’arte è una lunga tradizione che continua nel tempo e che oggi, con Pills of Art, si evolve. I volumi d’arte di Menarini, che si contraddistinguono per il loro linguaggio semplice, invitano il lettore a non fermarsi solo a guardare le immagini, ma a scoprire curiosità e dettagli spesso ignoti. Anche con la pubblicazione delle video-pillole, il gruppo farmaceutico vuole coinvolgere soprattutto chi si avvicina per la prima volta al mondo della pittura e della scultura, rivelando gli aneddoti che si nascondono dietro i grandi capolavori dell’arte italiana.
Sono trascorsi più di 60 anni da quando Menarini pubblicò il suo primo volume d’arte. Il titolo era “Il Testimone d’Egitto” e fu così tanto apprezzato dai lettori che l’azienda decise di continuare, anno dopo anno, a pubblicare altri volumi d’arte fino alla realizzazione di monografie inedite dei grandi pittori e scultori del Rinascimento firmati da alcuni dei più grandi storici dell’arte italiani. Il prossimo anno la monografia sarà dedicata ad Antonello da Messina, uno dei più grandi maestri siciliani del Quattrocento.