AGI - Opportunità di investimento nel settore energetico keniota, focus sulle energie rinnovabili, scelta di interventi ad alto impatto territoriale e volontà di coinvolgere diversi stakeholder – aziende e istituzioni – per promuovere benefici condivisi. Questi i temi del seminario organizzato a Roma nei giorni scorsi dalla Fondazione Med-Or sulle opportunità di investimento e industrializzazione nel settore energetico keniota. L'evento ha riunito rappresentanti istituzionali del Paese africano e diverse importanti aziende italiane. Era presente anche una delegazione del governo keniota, guidata dal Rappresentante Speciale per i Cambiamenti Climatici, Ali Mohamed, con la partecipazione del Primo Segretario del Ministero dell'Energia Alex Wachira e del suo omologo del Ministero dell'Industria e del Commercio Juma Mukhwana. Sono intervenuti anche Lorenzo Ortona, Vice Coordinatore del Gruppo di Lavoro del Piano Mattei, Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), e dirigenti di Eni, Enel, Sparkle e Bonifiche Ferraresi.
Introducendo l'incontro, Lorenzo Ortona ha ricordato gli obiettivi del Piano Mattei e l'impegno dell'Italia nel coinvolgere donatori in grado di sostenere progetti pianificati nel continente. Tra i più recenti, si segnalano l'accordo con gli Emirati Arabi Uniti – che, in occasione della visita del Primo Ministro Giorgia Meloni, ha impegnato 25 milioni di euro – e gli accordi con l'Unione Europea relativi al Global Gateway, che abiliterà progetti in Marocco, Zambia ed Etiopia, tra gli altri. Ortona ha inoltre discusso di progetti di intelligenza artificiale, iniziative che prevedono la collaborazione con Res4Africa, Eni Foundation e l'Università di Nairobi, come già annunciato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la sua visita in Kenya lo scorso ottobre. Il ruolo centrale del Kenya nel favorire dinamiche di sviluppo e sinergie tra aziende e istituzioni è stato evidenziato anche dalla possibilità di una prossima apertura di un ufficio Med-Or nel Paese dell'Africa orientale, progetto in corso concepito come snodo per le attività della fondazione in tutto il continente. Per Rusconi, Direttore di AICS, il Paese offre l'opportunità di promuovere dinamiche di creazione di posti di lavoro nel rispetto degli ecosistemi esistenti, in uno sviluppo inclusivo che affronti le sfide sempre più urgenti poste dal cambiamento climatico. È anche un'opportunità per offrire alle aziende italiane competenze utili ad accelerare il progresso.
L'Inviato Presidenziale del Kenya per il Clima, Ali Mohamed, ha sottolineato che l'Italia è considerata un partner di riferimento per il Paese in termini di tecnologie e competenze, sottolineando l'urgenza che da tempo espone il Kenya alle conseguenze del cambiamento climatico. "Stiamo puntando sulla transizione energetica e il Piano Mattei sembra utile per sviluppare collaborazioni", ha osservato Mohamed, che ha sottolineato come il Kenya sia "uno dei Paesi del Corno d'Africa più colpiti dalla crisi climatica". L'inviato di Nairobi non ha dimenticato la sfida dell'elettrificazione africana – circa 600 milioni di persone nel continente non hanno accesso all'elettricità – e ha ricordato che l'Africa detiene il 60% delle risorse solari mondiali, ma solo il 2% – alcune statistiche riducono questa percentuale a poco più dell'1% – della capacità solare installata. Per le aziende italiane e internazionali, questo rappresenta un'opportunità concreta per offrire soluzioni tecnologiche utili ad accelerare lo sviluppo energetico dei territori africani.
Enrico Maria Bagnasco, CEO di Sparkle e Presidente di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, ha contribuito a riportare l'attenzione del dibattito sui temi cruciali degli investimenti in Africa e sulle garanzie necessarie richieste alle aziende che desiderano operare nel continente. "Energia e connettività digitale sono servizi essenziali in molti ambiti", ha osservato, citando la missione in Kenya della scorsa settimana nell'ambito del Piano Mattei, che ha permesso agli imprenditori di interagire con le istituzioni locali e gli stakeholder del settore privato. Andrea Gattini di Enel ha evidenziato l'impegno dell'azienda nei progetti in Marocco, Zambia e Sudafrica, mentre Lapo Pistelli di Eni ha parlato dei progetti kenioti nel settore agricolo e dell'impegno per "Clean Cooking", iniziative che, ha sottolineato, sono state completamente riviste rispetto alle attività degli anni precedenti.
I partecipanti al seminario hanno inoltre discusso della creazione di parchi industriali verdi a basso impatto ambientale e dello sviluppo della mobilità elettrica, con particolare attenzione al necessario dialogo tra imprese e istituzioni per favorire una transizione più rapida e inclusiva. L'obiettivo di Med-Or per questo evento, sottolineano i promotori, rimane quello di offrire una tavola rotonda su potenziali nuove collaborazioni industriali, progetti infrastrutturali e partenariati pubblico-privati, basati su innovazione, trasferimento di competenze e sviluppo sostenibile.