AGI - L’Italia rafforza il suo impegno nelle missioni internazionali, in particolare nel Sahel per contrastare l’influenza di Russia e Cina e nel Mar Rosso, con la missione Aspides, per proteggere il traffico commerciale dagli attacchi degli Houthi. Lo hanno ribadito i ministri della Difesa, Guido Crosetto, e degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso dell'audizione davanti alle Commissioni riunite Affari Esteri e Difesa della Camera dei Deputati e del Senato. In questa occasione sono stati menzionati l'iniziativa umanitaria Food for Gaza e le relazioni UE-USA.
Riguardo al Sahel, Crosetto ha spiegato la decisione di mantenere la presenza italiana in Niger: "Abbiamo deciso consapevolmente di restare perché se l'Italia se ne fosse andata, avremmo lasciato la presenza militare solo a Russia e Cina". Il ministro della Difesa ha affermato che il nuovo governo nigerino ha espresso apprezzamento per il ruolo dell'Italia, sottolineando che "il Niger è cruciale nella lotta all'immigrazione clandestina e al terrorismo". Tajani ha aggiunto che “essere presenti in Niger significa avere un osservatorio privilegiato in un’area delicata. L’Italia ha ragione a restare non solo come presenza militare ma anche come presenza politica”. Riguardo al Burkina Faso, Crosetto ha chiarito che, nonostante sia prevista una missione bilaterale, “la situazione di sicurezza non lo consente ancora”.
Nel Mar Rosso, la missione europea Aspides rappresenta "un'opportunità straordinaria per difendere il nostro traffico commerciale", ha affermato Tajani. Il capo della diplomazia italiana ha ricordato che "il 40 per cento del traffico mercantile passa da Suez" e che "non c'è armatore italiano che non ringrazi la Marina Militare per aver garantito il passaggio di oltre 400 navi mercantili". Crosetto ha sollevato la possibilità di un comando congiunto con la missione Atalanta, specificando però che"le operazioni rimarranno distinte perché faranno cose diverse". Il ministro della Difesa ha confermato anche la pressione americana per un maggiore coinvolgimento dell'Europa: "Vorrebbero qualcosa di simile a quanto accaduto in Serbia nel 1999".
Riguardo a Food for Gaza, Tajani ha sottolineato che l'iniziativa umanitaria italiana ha consegnato "decine di tonnellate di cibo e forniture mediche direttamente alla popolazione civile, mai ad Hamas", un gruppo che considera "terrorista" e "responsabile dell'attuale crisi". Riguardo alle relazioni tra UE e USA, Tajani ha affermato che "l'Occidente è una civiltà che considera l'Europa e gli Stati Uniti come due facce della stessa medaglia". Riguardo alla difesa europea, Crosetto ha chiarito che "una difesa comune richiede un voto unanime per modificare i trattati, argomento che non è all'ordine del giorno". Tajani, da parte sua, ha definito la difesa comune come "un sogno che richiederà decenni per essere realizzato", ma ha suggerito un maggiore coordinamento per razionalizzare la spesa, anche attraverso la collaborazione con industrie extraeuropee. In conclusione, Crosetto ha sottolineato l'importanza di investire nella difesa: "È la garanzia della nostra sopravvivenza democratica", ha affermato.