Vino: tra i bianchi tripletta autoctoni, resta leader il Verdicchio
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Vino: tra i bianchi tripletta autoctoni, resta leader il Verdicchio

Vino: tra i bianchi tripletta autoctoni, resta leader il Verdicchio

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(AGI) - Roma, 18 nov. - Salgono i bianchi friulani (Friulano eCollio), indietreggiano i vitigni internazionali (Sauvignon,Chardonnay e Pinot Bianco), volano gli autoctoni mentre frenanoSoave e Fiano. E per il secondo anno consecutivo la palma dimiglior vino bianco italiano (fermo) va al marchigianoVerdicchio. E' il risultato di un'indagine svolta da GabrieleMicozzi, docente di marketing del Dipartimento di Managementdell'Universita' Politecnica delle Marche che per contodell'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) ha messo assiemeanche quest'anno i risultati delle principali guide enologichedel Paese. La ricerca, presentata oggi a Roma assiemeall'olimpionica, marchigiana e nuova ambasciatrice delVerdicchio, Elisa Di Francisca, vede il vino principemarchigiano aggiudicarsi complessivamente 61 riconoscimentidalle 8 guide monitorate (Vini d'Italia del Gambero Rosso,Bibenda, I Vini d'Italia de L'Espresso, I vini di Veronelli,Slow Wine, Vinibuoni d'Italia, oltre alle new entry Guidaessenziale ai vini d'Italia e Vitae), seguito da lontano dalFiano (35), ora tallonato dal Friulano che ha scavalcatoSauvignon (29) e Soave (28). Al settimo posto resiste il PinotBianco (27) mentre avanza di sette posizioni il Collio (22), apari merito con il Vermentino e con tre lunghezze di vantaggiocon l''emergente' Trebbiamo d'Abruzzo. Una 'Top ten' suibianchi fermi italiani che vede i vitigni autoctoniaggiudicarsi la tripletta di medaglie ed erodere sempre piu'riconoscimenti ai classici internazionali. Oltre alla confermadel Verdicchio, eccellente la performance della compaginefriulana, che registra il salto di qualita' piu' rilevante."Abbiamo la fortuna di poter lavorare su 2 prodotti, ilVerdicchio di Matelica e quello dei Castelli di Jesi chemigliorano anno dopo anno - ha detto il direttore dell'IMT (ilconsorzio che con 800 aziende e 16 denominazioni, rappresentail 90% dell'export enologico delle Marche), Alberto Mazzoni -.Cresciamo in qualita', con un terzo delle aziende premiate cheproducono oltre 5mila bottiglie. Ma anche in valore e nellaquota export: oggi quest'ultima e' al 50% ma il nostroobiettivo, anche grazie agli investimenti in Ocm Promozione ePSR Marche e' di arrivare a esportare il 60% del nostroprodotto entro il 2016".(AGI)
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