Vinitaly: Racca delle Macie, una 'bella storia' del vino italiano
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Vinitaly: Racca delle Macie, una 'bella storia' del vino italiano

Vinitaly: Racca delle Macie, una 'bella storia' del vino italiano

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(AGI) - Roma, 19 mar. - Quarantonove edizioni di Vinitaly, 36presenze di Rocca delle Macie: questa la sintesi di una storia,di un'azienda e della sua famiglia ma anche del vino italiano.Protagonista e' Rocca delle Macie, esordio a Verona nel 1979,quando la giovane azienda del Chianti Classico, partecipo' allaFiera del vino piu' importante d'Italia. Un piccolo standpresenziato da un direttore commerciale e un paio dicollaboratori. Nello stand si assaggiavano il Chianti Classicoe la Riserva, il Rubizzo e il mitico Galestro. "Erano anni diun entusiasmo quasi infantile - dice il patron SergioZingarelli - i consumatori e i ristoratori passavano tra icorridoi della Fiera un po' intimoriti ma avevano tutti unavoglia straordinaria di conoscere Il vino. Di professionisti cen'erano pochi, e con quei pochi si sognava di come si potessefar crescere l'enorme potenziale dell'enologia italiana". A quasi quarant'anni di distanza affrontiamo con la stessaeccitazione e la stessa apprensione una nuova edizione delVinitaly. Certo, con la mia famiglia al completo, lo staff diRocca composto da decine di persone e con una forza venditesuperattiva, le dimensioni sono cambiate. Ma, soprattutto,abbiamo realizzato quei progetti di alta qualita' chesognavamo". Rocca delle Macie e' sempre stata sinonimodell'espressione del Chianti Classico e del suo territorio, coni due Supertuscan Sergioveto 2011 e Roccato 2011. Oltre aglialtri vini prodotti a Castellina in Chianti e nelle tenutedella Maremma, con il lancio dell'ultima nuova etichetta inportafoglio, il Bolgheri DOC "Sassi Sparsi" prodotto aCastagneto Carducci. (AGI)Red
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