Venticinque anni fa moriva Alberto Moravia suo erede e' De Carlo
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Venticinque anni fa moriva Alberto Moravia suo erede e' De Carlo

Venticinque anni fa moriva Alberto Moravia suo erede e' De Carlo

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(AGI) - Roma, 26 set. - Venticinque anni fa, alle nove dimattina, Alberto Pincherle veniva trovato morto nella suaabitazione di Roma. Quasi nessuno lo conosceva con quel nome,ma il mondo letterario lo osannava come Alberto Moravia,l'autore de 'Gli indifferenti', il giornalista che avevaraccontato agli italiani la Rivoluzione Culturale in Cina el'Urss della glasnost. Il suo romanzo di esordio a 22 anni, perl'appunto 'Gli Indifferenti', conteneva un realismoprovocatorio che ne fecero un'opera capitale nella letteraturaitaliana del Novecento. La storia illustra, attraverso levicende di una famiglia, la decadenza morale della classeborghese sotto il fascismo. Il rapporto tra purezza ecorruzione e l'osservazione delle trasformazioni socialitornano nei romanzi Agostino (1944), L'amore coniugale (1949),La ciociara (1957), La noia (1960), L'uomo che guarda (1985). Collaboratore del Corriere della sera (dal 1948) e di variperiodici (tra cui L'Espresso, dove ha redatto la rubricacinematografica), fu tra i fondatori della rivista Nuoviargomenti (1953), che diresse con altri fino alla morte. Fudeputato al Parlamento europeo dal 1984 al 1989) e vinse ilpremio Strega nel 1952. La degenerazione di un'umanita'incapace di slanci ideali, ma inevitabilmente delusa dal sessoe dal denaro che ne sono i surrogati, e' il nucleo tematico sucui si sviluppo' tutta la sua produzione letteraria, durataoltre sessant'anni. Moravia ha rappresentato la trasformazionedella societa' italiana dal conformismo fascista (Ilconformista, 1951) all'alienazione neocapitalista (La noia,1960), con tutta una serie di libri memorabili. Con unascrittura sobria e una affabulazione robusta e ingegnosaracconto' di personaggi socialmente deboli (Agostino, 1944; LaRomana, 1947; La disubbidienza, 1948; L'amore coniugale, 1949;Il disprezzo, 1954; La ciociara, 1957), estranei alla logicadel compromesso o del cinismo. Ma anche la deprivazione moralee culturale di un'intera societa' (Racconti romani, 1954; Nuoviracconti romani, 1959). In opere come L'attenzione, 1965; Io elui, 1971; La vita interiore, 1978; 1934, 1982; L'uomo cheguarda, 1985; i racconti di L'automa, 1962; Una cosa e' unacosa, 1967; Il paradiso, 1970; Un'altra vita, 1973; Boh, 1976;La cosa, 1983 i protagonisti sono ormai consapevoli di essere ipersecutori di se' stessi, ma sanno anche che non troverebberonessun interesse in un vita priva delle complicazioniintellettuali che trasformano gli ideali in teoremi dadimostrare e l'amore in erotismo. Per il teatro scrisse operecome Beatrice Cenci, 1958; Il mondo e' quello che e', 1966; Ildio Kurt, 1968. Parallelamente scrisse reportage e saggi cvomeUn mese in URSS, 1958; Un'idea dell'India, 1962; L'uomo comefine e altri saggi, 1964; Al cinema, 1965; La rivoluzioneculturale in Cina, 1968; A quale tribu' appartieni?, 1972;Impegno controvoglia, 1980; Lettere dal Sahara, 1981; Invernonucleare, 1986. Molti romanzi sono stati portati sul grandeschermo da registi come Vittorio De Sica, Mario Monicelli,Damiano Damiani, Bernardo Bertolucci e Jean-Luc Godard. (AGI).
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