Vendemmia: a Montepulciano si fa con i turisti
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Vendemmia: a Montepulciano si fa con i turisti

Vendemmia: a Montepulciano si fa con i turisti

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(AGI) - Roma, 30 set. - C'e' chi offre la possibilita' diimparare a cucinare il tradizionale pranzo della vendemmia, maanche chi vuole far conoscere da vicino le fasi principali diun vero e proprio rito, quello della raccolta delle uve, magarispiegando perche' a Montepulciano il vino prende preciseconnotazioni organolettiche. La vendemmia insomma non e' piu'cosa per pochi e anche nella patria del Vino Nobile sono sempredi piu' le cantine che aprono le porte ai turisti, soprattuttostranieri, durante il lavoro piu' delicato dell'anno. Un modoper destagionalizzare il cosiddetto enoturismo, ma allo stessotempo per dare la possibilita' a chi vive in citta' diapprezzare da vicino la fatica e l'attenzione che occorre perprodurre un vino di qualita'. Tra le iniziative promosse dalle cantine in questo periodoci sono i corsi di cucina nei quali imparare a cucinare i pici(la tradizionale pasta fatta a mano) e i condimenti principali(sugo all'aglione o alle briciole). Si puo' anche scoprire ilterritorio attraverso delle vere e proprie visite guidate invigna con l'enologo che spiega la differenza tra i varivitigni, ma anche il "terroir" dove questi vengono coltivati. AMontepulciano non mancano poi le cantine che durante laraccolta dell'uva propongono arte in cantina, o addiritturaconcerti a fine giornata degustando i vini gia' pronti peressere bevuti, magari scoprendo l'importanzadell'invecchiamento con annate, anche vecchie, a confronto. Sele cantine storiche in questo periodo possono dimostrare come adistanza di centinaia di anni ancora il vino si produce nellostesso luogo, quelle di ultima generazione spiegano ladifferenza tra una vasca d'acciaio e una botte con i varitipi di legno. "E' un modo per avvicinare al nostro mondo il consumatore -spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, AndreaNatalini - e cosi' anche per offrire in un periodo menoaffollato dal punto di vista turistico, una possibilita' dipoter comunque visitare Montepulciano guardandolo da un'altraprospettiva". Sono molte a questo proposito anche le offerteche la Strada del Vino Nobile propone per poter organizzare almeglio il soggiorno in questo periodo che fino a meta' ottobrevedra' impegnate le oltre 70 aziende produttrici di VinoNobile. Del resto il turismo del vino, stando ai dati delConsorzio, rappresenta una importante voce nel territorio. Ognianno sono oltre 200 mila i visitatori che visitano una cantinaa Montepulciano. Un punto strategico e' inoltre l'Enoteca delConsorzio del Vino Nobile, una tra le prime in Italia, dallaquale passano ogni anno circa 5 mila appassionati e di questioltre 2.000 degustano, mentre almeno il 40% acquista. Tra leprovenienze si consolidano gli Stati Uniti, seguiti datedeschi, olandesi ed italiani. Riconfermata la presenza dituristi francesi, belgi e svizzeri. Inoltre si e' registratauna buona affluenza da paesi "emergenti", almeno per il turismotoscano, quali Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca,Canada e Giappone. Intanto a Montepulciano, patria del VinoNobile la vendemmia e nel pieno e si punta sulla qualita' "Laqualita' che contraddistingue il Vino Nobile e' stata raggiunta- cosi' dice il Presidente Natalini - e questo grazie ad unlavoro di grande attenzione, mettendo in pratica tutte letecniche agronomiche a disposizione per garantire un'ottimalecura e maturazione delle uve. In definitiva e' solo con ungrande lavoro di selezione in vigneto e successivamente incantina che i produttori di Vino Nobile hanno attuato riuscendoad ottenere un vino rispondente ai parametri qualitativi degnidella sua fama anche se a scapito dei costi di produzionesostenuti". (AGI)Bru
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