R oma - “Secondo me Moana Pozzi è stata idealizzata perché è morta prematuramente. Era un personaggio borghese e non ha combattuto le battaglie che hanno combattuto Cicciolina e Schicchi per la libertà di fare porno”. Protagonista venerdì dell’ultimo giorno, il più ‘caldo’, della Mostra del nuovo cinema di Pesaro con il cortometraggio ‘Queen Kong’ di Monica Stambrini, la pornostar Valentina Nappi intervistata dall’Agi è tornata a criticare Moana Pozzi, ‘icona’ del porno in Italia e ancora oggi considerata un mito da molte sue colleghe.
Il cortometraggio pornografico 'Queen Kong' di Monica Stambrini
“Non trovo interessante Moana, non è un mio ideale perché era un personaggio borghese, una figura di donna accomodante e carina – continua la giovane attrice hard – un po’ uno stereotipo di una donna. Io sono ‘queer’, quindi… E’ ovvio – continua - che è meglio che ci sia stata lei che niente per sdoganare il porno in Italia”. Secondo la Nappi, in realtà, bisognerebbe parlare piuttosto di “normalizzazione” del porno nel nostro Paese dove i protagonisti di quest’industria sui sono effettivamente “sdoganati”.
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Della vita sociale e dell’impatto di Moana Pozzi sulla cultura italiana, delle sue battaglie politiche col ‘Partito dell’Amore’, la 25enne pornostar di Scafati non sa nulla. “Non ero nata – spiega – però la conosco per quello che si può reperire e anche quello che è rimasto di lei, come le interviste video. Forse comunque – conclude – era una persona migliore di quello che si dice”. (AGI)