Olivicoltura: Sicolo (Cno), puntare su qualita' e modernizzazione
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Olivicoltura: Sicolo (Cno), puntare su qualita' e modernizzazione

Olivicoltura: Sicolo (Cno), puntare su qualita' e modernizzazione

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(AGI) - Bari,3 lug. - "Il settore dell'olio di oliva in Italiaattraversa una fase cruciale, la verita' e' che l'Italia haperduto il classico ruolo di leadership da sempre giocato nelcontesto globale dell'olio di oliva" :lo ha affermato ilpresidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori, GennaroSicolo, aprendo, a Giovinazzo, i lavori del convegno nazionalesu "L'olivicoltura italiana e l'organizzazione comune delmercato". Agli inizi degli anni ottanta la Spagna produceva380.000 tonnellate di olio e l'Italia 550.000 e cioe' il 48% inpiu'; nel corso dell'ultimo quadriennio la Spagna ha prodotto1.205.000 tonnellate e l'Italia 387.000. Oggi e' la Spagna cheproduce il 221% di olio di oliva in piu' rispetto all'Italia e,nell'intervallo temporale considerato, l'Italia ha ridotto del30% la produzione di olio di oliva e la Spagna, invece, l'hamoltiplicata per 3,2 volte. "Per circa 30 anni, la politica agricola italiana ha messoal centro la questione del latte. Credo sia arrivato il momentodi rivendicare la stessa sensibilita' per l'olivicoltura - hasottolineato Sicolo - delle 900.000 aziende olivicoleconteggiate nelle statistiche, quelle che producono per ilmercato e rappresentano lo zoccolo duro dell'intera filierasono circa 200.000, molto di piu' delle 30.000 aziende oggiattive in Italia nella produzione di latte bovino". "Sulle200.000 imprese olivicole professionali bisogna investire, conrisorse adeguate e con interventi mirati alla competitivita' edalla modernizzazione - ha concluso Sicolo - vorremmo che l'oliodi oliva italiano di qualita' continui ad essere un punto diriferimento sul mercato domestico e su quello di tutto ilMondo, ivi compreso quelli emergenti dell'Asia, del Mediooriente, del Sud America".(AGI)
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