Olio Capitale: produzione in crollo su tutto Mediterraneo
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Olio Capitale: produzione in crollo su tutto Mediterraneo

Olio Capitale: produzione in crollo su tutto Mediterraneo

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(AGI) - Trieste, 7 mar. - Produzione in crollo in tutto ilMediterraneo, ma consumi in crescita specie nei paesi extra-Ue:e' l'istantanea della situazione produttiva olivicola nelMediterraneo 2014-2015 emersa a Trieste nella giornatainaugurale di "Olio Capitale" il salone degli extra verginitipici e di qualita' organizzato da Aries e supportato dallapartnership strategica dell'associazione "Citta' dell'Olio". IlBacino del Mediterraneo produce il 96% dell'extra vergine alivello mondiale, ma quest'anno - e' stato sottolineato dallastessa on. Colomba Mongiello, vicepresidente CommissioneAnticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura - hasubito una flessione profonda: le stime Coi relative allaproduzione della campagna olivicola 2014/2015 nel Mediterraneoparlano di 2,4 milioni di tonnellate, cioe' -27% di rispetto al2013/14. Si registra un crollo di circa il 38% in UnioneEuropea dove in particolare ha influito il dimezzamento dellaproduzione in Spagna per la quale si parla di circa 830 milatonnellate, quindi di meno della meta' dell'anno precedente(-54%). Male anche l'Italia (-35%), mentre risultano increscita significativa Grecia che raddoppia la propriaproduzione e la Tunisia. Al quadro produttivo scoraggiante fada contraltare il trend di crescita dei consumi, specie inpaesi extra-Ue, Usa e Cina in primis: "Il dato positivoriguarda gli scambi internazionali che aumentano: una partita adue giocata quasi per intero dalla Spagna e dall'Italia nelladuplice veste di principale Paese importatore e di secondoesportatore" spiega Enrico Lupi, presidente dell'AssociazioneCitta' dell'Olio e di Re.co.Med-Rete delle Associazionidell'Olio del Mediterraneo. "I dati dei primi nove mesi del2014 - precisa Lupi - mettono in evidenza un incremento delladomanda da parte di molti dei principali Paesi tradizionalmenteimportatori a partire dall'Italia. Ma sono soprattutto StatiUniti e Cina a fare la parte del leone come portatori di unanuova domanda di olio. Un dato da tesaurizzare in previsione diExpo 2015". Per il presidente della Cciaa di Trieste AntonioPaoletti "continuare a scommettere sulla qualita' in un anno dadimenticare e' il motore di questa edizione". Paoletti ha poiringraziato i 250 produttori che "qui oggi - ha detto - sono iveri protagonisti. Far comprendere l'importanza e il valore diquesto prodotto, diffonderne la conoscenza e la cultura traamatori e semplici consumatori sono nostri obiettivi fondantiche in quest'anno cosi' delicato - ha concluso - perseguiremocon ancor piu' cura e attenzione". (AGI) Ts1/Bru
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