Natale: a tavola nord e sud uniti in tradizione
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Natale: a tavola nord e sud uniti in tradizione

Natale: a tavola nord e sud uniti in tradizione

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(AGI) - Napoli, 3 dic. - Il tradizionale panettone milanese conalla sommita' tanti napoletanissimi struffoli o lo Charlotte,un impasto di panettone farcito con mandarino, arancio e limonedi Sorrento. A Natale l'Italia si unisce intorno alle bonta'enogastronomiche, in un connubio di tradizione e innovazioneche lega il Nord e il Sud del Bel Paese. Senza scomodare laCostituzione, dodici tra i principali chef nostrani sonoriusciti in questa impresa presentando a Napoli le loro ineditecreazioni e scatenando tutta la loro creativita'. Lo Charlotte,che lo chef padovano Luigi Biasetto, campione del mondo nel1997, si ostina a chiamare panettone tanto per non rinnegare leorigini, viene cosi' arricchito con noci di Sorrento e abbinatoa un infuso di te' al cioccolato, che esalta i sapori degliagrumi. Accanto a lui c'e' Sal De Riso, originario di Minori,da ieri Cavaliere al merito della Repubblica, che esponeorgoglioso il suo prodotto per la collezione 2014, il panettoneprodotto con farina integrale, farcito con crema millefiori ericoperto di struffoli, tipico dolce natalizio partenopeo,portato a Napoli dai Greci. De Riso sancisce l'unione tra norde sud con altri dieci panettoni, aggiungendo all'impastoclassico le prelibatezze campane, come i fichi bianchi delCilento, i limoni Igp della Costa d'Amalfi o il Girotondo,frutta di stagione semicandita. A riprova che l'integrazionenon e' mai facile, neanche a tavola, la chef stellata RosannaMarziale, ambasciatrice nel mondo della mozzarella, accetta lasfida ma ci tiene che si usi il "finto" davanti al gianduiottoripieno di birra artigianale e caffe', perche' "va beneomaggiare il nord, ma senza esagerare". Cosi' anche GennaroEsposito, che omaggia la pasticceria piemontese e lombarda conil classico Mont Blanc, ma lo ricopre con fiamme di rapa rossa,trasformandolo in un dolcissimo Vesuvio. E se alcuni tra imigliori chef italiani mettono in gioco le loro origini e siaprono all'innovazione, c'e' anche chi si dissocia dal coro,come Sabatino Sirica da San Giorgio a Cremano, il paese diMassimo Troisi. Da un corno della fortuna vengono giu' acascata roccoco, pasta di mandorla, cassatine, pasta reale emostaccioli. Perche' a Natale "i napoletani cercano latradizione", assicura. Per le contaminazioni, per l'unioneenogastronomica e per tornare in forma c'e' sempre tempo. (AGI)Na4/Bru
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