Musica: Mahan Esfahani, il mio clavicembalo contro i pregiudizi
(AGI) - Roma, 19 giu. - Non si puo' negare che Mahan Esfahanisia coraggioso. Il trentunenne che la sua casa discografica, unmostro sacro come Deutsche Grammophon, definisce "il nuovoprofeta del clavicembalo" rifiuta il termine "rivoluzione" perdefinire il lavoro che da anni porta sul strumento e con lostrumento, ma sa che c'e' un muro di pregiudizi da sfondare. Eprova a farlo con "Time present and Time past", in cui affiancaBach e Reich, barocco e minimalismo, con esiti notevoli. "Molticredono -spiega in un'intervista all'AGI- che a una evoluzionedella musica nella storia corrisponda una