Musica: Mahan Esfahani, il mio clavicembalo contro i pregiudizi
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Musica: Mahan Esfahani, il mio clavicembalo contro i pregiudizi

Musica: Mahan Esfahani, il mio clavicembalo contro i pregiudizi

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(AGI) - Roma, 19 giu. - Non si puo' negare che Mahan Esfahanisia coraggioso. Il trentunenne che la sua casa discografica, unmostro sacro come Deutsche Grammophon, definisce "il nuovoprofeta del clavicembalo" rifiuta il termine "rivoluzione" perdefinire il lavoro che da anni porta sul strumento e con lostrumento, ma sa che c'e' un muro di pregiudizi da sfondare. Eprova a farlo con "Time present and Time past", in cui affiancaBach e Reich, barocco e minimalismo, con esiti notevoli. "Molticredono -spiega in un'intervista all'AGI- che a una evoluzionedella musica nella storia corrisponda una evoluzione neglistrumenti, cioe' un 'miglioramento' degli strumenti stessi. E,inoltre, spesso si crede che il clavicembalo non siaespressivo, che manchi di qualcosa. Bisogna solo essere onesticon la gente e confidare che quando giungera' qualcosa di buonoalle loro orecchie, me questa musica, ne vorranno ancora. Quelche posso fare io come musicista, e' suonare al meglio dellemie possibilita'". L'amore per il clavicembalo, definito da alcuni'Cenerentola' degli strumenti a tastiera (Mahan salta sullasedia a sentire questo termine!), e' nato quando Esfahani,iraniano emigrato con la famiglia negli Stati Uniti, era unragazzo ancora chinato sulla tastiera del pianoforte. "Suono ancora (e male) il piano, per diletto e interesse maquando ho incontrato il clavicembalo vi trovai la strada peresprimermi davvero come musicista", spiega. Come si e'realizzato questo passaggio? "Lei e altri vedete questo come unpassaggio perche' credete che il clavicembalo sia una versionedel pianoforte. Non e' cosi'. Si tratta di due strumentitotalmente differenti tra loro. Certo, entrambi hanno unatastiera ma in base a questa logica l'organo dovrebbe essereuna versione dell'uno o dell'altro, cosa che non e'. Leracconto un aneddoto: ricordo un giornalista sciocco, moltosciocco, che mi chiese se mi sarei mai fatto una ragione delfatto che non suonero' mai i concerti per piano di Beethoven.Risposi: 'Beh, in realta' amo suonare i concerti per violino diMendelssohn, e' davvero meraviglioso'. Replico': 'Oh, suonianche il violino?' Tagliai corto: 'No'". Sembra che ilclavicembalo sia una sorta seconda natura per lei. E' cosi'?"Quando ero bambino -risponde- ebbi modo di ascoltare il suonodel clavicembalo in alcune registrazioni: mi rapi', come nonera riuscito a fare alcun altro strumento. Dentro me, nel miosubconscio, sapevo che con il clavicembalo avrei trascorso lamia vita in un modo o nell'altro. Da allora ogni evento per meun tentativo di tornare a quello stupore, a quella percezioneoriginaria di meraviglia. E, a esser sincero, sono sorpreso checio' si verifichi ancora oggi". Il tentativo di accostare la musica classica a quellacontemporanea, Barocco e Minimalismo, attraverso ilclavicembalo e' certamente una sfida. "Barocco e Minimalismonon sono certamente simili. Ma in entrambi gli stili -spiega-gli approcci di estetica musicale si avvalgono di alcunecomponenti tecniche affini sia nel processo di composizione chenella percezione da parte di chi ascolta. Ad esempio, lacostruzione di blocchi sonori attraverso la ripetizione dimicro-strutture". "Wanda Landowska and Ralph Kirkpatrick sonostati tra i primi a suonare una nuova musica per clavicembalo",sottolinea. E "io non sono certamente al loro livello o aquello di Zuzana Ruzickova, George Malcolm, Gustav Leonhardt,Christophe Rousset (il mio preferito tra i viventi,assolutamente meraviglioso!!!)". "Amo la nuova musica-prosegue- e amo suonare anche Bach o Couperin, Frescobaldi,Scarlatti o Rameau. Si tratta, semplicemente, di musicameravigliosa, e la gente ne avvertira' l'integrita', laverita', anche senza afferrare pienamente il linguaggio delcompositore, allo stesso modo in cui accade con il repertoriodella world music: Ravi Shankar, ad esempio, o Kayhan Kalhor".E il contratto con Deutsche Grammophon "mi consentira' dicondividere questa musica con piu' persone possibile".(AGI)Fab
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