Musica: Bahrami, date Bach a bimbi e da grandi non faranno inciuci
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Musica: Bahrami, date Bach a bimbi e da grandi non faranno inciuci

Musica: Bahrami, date Bach a bimbi e da grandi non faranno inciuci

Musica: Bahrami, date Bach a bimbi e da grandi non faranno inciuci
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(AGI) - Roma, 1 lug. - "Fate ascoltare Bach ai bambini e dagrandi non faranno inciuci". Ramin Bahrami, pianista estraordinario interprete di Johann Sebastian Bach, ne' e certo,tanto da aver inciso "Bach for Babies" (Decca - Cd 481 1105),da oggi in vendita. "Credo -spiega in un'intervista all'AGI- che i bambini debbano essere educati al bello. Non e' maiabbastanza presto per aprirsi a Bach e farlo entrare nellenostre vene. Posso dire con certezza che chi ascolta Bachdomani non sara' un delinquente, non fara' gli inciuci che oggiviviamo". A spingere Bahrami -una vita trascorsa tra Oriente eOccidente da quando, bambino, fuggi' con la famiglia dall'Irandegli ayatollah- all'esperimento di una selezione di brani perbambini e' stata la nascita di Shahin Maria, la sua primafiglia, avuta con la moglie Louise Marie lo scorso mese dimarzo. "Adesso ho un altro compito: insegnare ai bambini adamare Bach", scrisse Bahrami sulla propria pagina Facebook. Ede' stata Shahin Maria a 'scegliere' i brani: "Quando leisorrideva mentre li suonavo -dice oggi- sapevo che era quellogiusto". "Mia figlia nel grembo gia' ascoltava Bach perche' suamadre suona l'organo -aggiunge- e io stesso all'eta' di due,tre anni mi addormentavo lasciandomi accompagnare dalle cantatedel compositore tedesco e dalla sensazione di pienezza chequeste mi davano". "La musica -sottolinea Bahrami ricordando loscomparso Claudio Abbado, che in questi giorni avrebbe compiuto80 anni- e' il miglior balsamo contro la malattia del mondo, e'luce e illuminazione ed e' dai neonati che bisogna cominciareperche' a quell'eta' e fino ai sette anni si e' disponibili adassorbire come spugne. Dove c'e' musica, non c'e' cattiveria,non c'e' il male. E' l'eta' migliore in cui si puo' trasmetteresenza imporre". "E se oggi -prosegue- c'e' qualcheorganizzatore che voglia mettere in piedi un concerto dimusiche di Bach dedicato solo ai bambini e con un pubblico disoli bambini -aggiunge- si faccia avanti, sono pronto". I brani di "Bach for Babies" sono stati scelti per il lorocarattere intimo, mai gridato, per entrare in perfetta sintoniatra chi suona e chi ascolta e creare un'atmosfera tranquilla erassicurante. Oltre alle cantate e alle arie (piu' di unviatico per dormire, sono una riflessione sull'infinitointeriore) Bahrami ha scelto frammenti di Gluck, del mozartianoFlauto magico e di Brahms. "Ogni tanto -racconta- mentrelavoravo mi veniva di pensare alla famiglia Bach: una casamodesta, un uomo non ricco ma immerso nella musica,l'educazione dei venti figli. Senza troppi soldi e con tuttiquei figli, l'atmosfera a casa Bach era serena, affettuosa. Iragazzi crescevano dentro la musica, e alcuni diventerannomusicisti e aiuteranno il padre nel suo lavoro, prima diintraprendere la loro bella carriera". Ramin Bahrami e' un ottimista (altrimenti non avrebbeinciso un disco del genere) ma l'Italia lo fa arrabbiare. "Lacultura e' la nostra risorsa, anche e soprattutto in tempi dicrisi. Il governo -sottolinea- dovrebbe triplicare le risorsedel Fondo unico per lo spettacolo. L'Italia, paese del bello edel canto, dovrebbe difendere il proprio patrimonio culturale".E, preparandosi a suonare al prossimo Emilia Romagna Festival,si spinge in un elogio degli organizzatori di quell'evento chee' anche un grido di battaglia: "Serve gente come quella:guerriglieri della cultura". (AGI)Fab
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