Lavoro: Coldiretti, aumento record +35% giovani agricoltori
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Lavoro: Coldiretti, aumento record +35% giovani agricoltori

Lavoro: Coldiretti, aumento record +35% giovani agricoltori

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(AGI) - Roma, 2 ott. - Nel 2015 i giovani lavoratori agricoliindipendenti fanno registrare un aumento record del 35 percento rispetto all'anno precedente con gli under 34 anni cheoperano come imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari esoci di cooperative agricole che hanno superato le 70milaunita'. E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti che registraproprio nelle campagne il tasso di crescita piu' elevatodell'occupazione giovanile tra i diversi settori produttivi,sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre 2015rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, diffusa inoccasione della prima giornata dedicata alla creativita' Madein Italy con la consegna degli Oscar Green, il premio per leimprese piu' innovative promosso dai giovani della Coldiretti.Una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori epastori che fanno molto piu' che produrre cibo Made in Italyperche' proteggono i semi, le piante, l'acqua e i suoli e ognigiorno portano avanti in Italia non solo la crescita economica,ma anche la difesa della cultura, della storia, della bellezza,della salute e in generale l'alta della qualita' della vita.Non e' un caso, secondo l'associazione, che in Italia si troviprobabilmente il maggior numero di giovani agricoltoridell'intera Unione Europa e che, secondo un sondaggioColdiretti/Ixe', il 57 per cento dei giovani oggi preferirebbegestire un agriturismo piuttosto che lavorare in unamultinazionale (18 per cento) o fare l'impiegato in banca (18per cento). La crescita del numero di giovani agricoltori e' ilfrutto - sostiene Coldiretti - di un rinnovato interesse atrascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura:piu' di due giovani italiani su tre (68 per cento) dichiaranodi partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta dellafrutta secondo Indagine Coldiretti/ixe'. Se un numero semprepiu' elevato di giovani decide di dare continuita' all'aziendafamiliare la vera novita' sono le new entry da altri settori oda diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommetteresull'agricoltura con estro, passione, innovazione eprofessionalita', i cosiddetti agricoltori di primagenerazione. Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe', tra lenew entry giovanili nelle campagne la meta' e' laureata, il 57per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per centoe' orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento e' piu'contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricoloe' peraltro apprezzata per il 57 per cento anche dalle personevicine, genitori, parenti, compagni o amici. Una fonte diappagamento e soddisfazione personale, ma anche un'azione eticae sociale per la comunita' poiche' nel ritorno alla terra igiovani - precisa Coldiretti - stanno cogliendo unastraordinaria opportunita' di sviluppo economico personale ecollettivo, una sostanziale riscoperta delle opportunita'offerte dal mondo rurale interpretato in chiave innovativa,grazie soprattutto alla spinta venuta dalla Legge diOrientamento (la legge 228/2001), fortemente sostenuta daColdiretti, che ha aperto la strada all'agricolturamultifunzionale. Oggi il 70 per cento delle imprese under 35opera in attivita' che vanno dalla trasformazione aziendale deiprodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agliagriasilo, ma anche alle attivita' ricreative come la curadell'orto e i corsi di cucina in campagna, l'agricolturasociale per l'inserimento di disabili, detenuti etossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade,l'agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione dienergie rinnovabili. Il risultato e' che, secondo una indagineColdiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono unasuperficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, unfatturato piu' elevato del 75 per cento e il 50 per cento dioccupati per azienda in piu'. "Molti giovani hanno saputovalorizzare le potenzialita' del territorio trovandoopportunita' occupazionali, soddisfazione personale ma ancheuna migliore qualita' della vita", ha affermato il presidentedella Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "sitratta anche di un impegno per il bene comune che in Italia leistituzioni stanno imparando a riconoscere". -
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