C i sono voluti due anni per trasformare il sogno in realtà, ma alla fine un orgogliosissimo Lapo Elkann ha inaugurato a Milano il suo spazio creativo “in cui per condividere, creare e assaporare il meglio del nostro Paese riunendo sotto lo stesso tetto le eccellenze italiane della creatività, del design, del motion e del food”. Il nome è dei più evocativi e rimanda direttamente al know-how tipico del Belpaese: Garage Italia Customs. Il progetto, spiega il suo autore, è dedicato a Enrico Mattei, “un grande imprenditore italiano visionario che volle questo posto e lo commissionò all’architetto Bacciocchi”. E al bisnonno Giovanni Agnelli “che pensò una Fiat Cielo Terra Mare”.
Di cosa si occuperà?
Il Garage si occupa dell'allestimento di vetture su misura: qui la clientela può scegliere non solo nuovi colori, ma anche tessuti per gli interni, oltre a farsi personalizzare gli esterni, optando, ad esempio, per tonalità cromatiche anche le più originali e strane in circolazione, compresi tutti i possibili dettagli a contrasto. Ma non solo. In questo posto che più metropolitano non si può, a metà del trafficatissimo viale che porta ai laghi e alle autostrade – si legge su La Stampa – si potrà venire per dare una livrea personalizzata al proprio mezzo, ma anche per un caffè, uno spuntino, un aperitivo o un pranzo.
Si entra e al piano terra, sotto una installazione di centinaia di macchinine colorate, si può ordinare un hamburger o un club sandwich, poi si entra nel cuore del garage, dove il sancta sanctorum è la “materioteca”, una sorta di inedita biblioteca con tessuti, pelli e campioni di lamiera al posto dei libri. Qui i clienti possono scegliere ogni materiale e colore possibile (due, il Blue navy Garage Italia e l’azzurro-Lapo verranno brevettati da Basf). Al piano di sopra, il ristorante di Carlo Cracco con terrazza, giardino tropicale e saletta privata sulla “prua” dell’edificio firmata Riva, allestita come il ponte di uno yacht.
Un garage in stile ‘Lapo’
Il luogo scelto per il quartier generale dell’officina di Lapo è l’ex stazione Agip Cortemaggiore di piazzale Accursio. L’edificio, che risale agli anni ‘50 e occupa una superficie coperta di 1.700 metri quadrati su tre diversi piani, è stato rimesso a nuovo dall'architetto Michele De Lucchi che non solo ha ripreso per la struttura esterna esattamente il colore originale, ma ha anche aggiunto due file di led sotto la copertura in omaggio alle luci già presenti negli Anni '50, si legge sul Sole24Ore. Quanto all’arredamento, si rifà allo stile dell'atelier ispirato espressamente del fondatore, Lapo Elkann: non a caso nell'edificio si trovano, ad esempio, due sedili di una Ferrari 599 GTB trasformati in poltrone, ma anche una pista giocattolo lunga 35 metri sul soffitto e la carrozzeria di una Ferrari 250 GTO nella sala in cui vengono serviti i cocktail.
L’inaugurazione
Per l’inaugurazione del Garage di Lapo, sono venuti da tutto il mondo. Tra i presenti, riporta il Corriere, c’erano:
- il sindaco Giuseppe Sala
- la famiglia Elkann-Borromeo al completo (John Elkann con il padre Alain, la sorella Ginevra e la moglie Lavinia Borromeo)
- lo stilista Luca Rubinacci
- · Margherita Missoni
- · Marcelo Burlon
- · Ugo Brachetti Peretti
- · Arturo Artom
- · Federico Marchetti
- · Marta Brivio Sforza
- · Patrizia Sandretto
- · Simona Ventura
- · Giorgio Restelli di Mediaset
- · la presidente dell’Airc Bona Borromeo
- · le galleriste Carla Sozzani e Nina Yashar
- · i fotografi Giovanni Gastel e Bob Krieger
- · la creatrice di gioielli Madina Visconti di Modrone.
- · In sala si sono anche visti:
- · Alessandro Roja
- · Victoria Cabello
- · Martina Colombari e Billy Costacurta
- · i volti di Raidue Titty e Flavia,
- · l’ex fidanzata di Lapo, l’ereditiera Goga Ashkenazi
A cena da Cracco
Lo chef stellato ha curato nei minimi dettagli anche la light dinner a passaggio per l’inaugurazione. Camerieri in tuta da corsa (con marchio «Garage Italia») hanno iniziato offrendo spumante Ferrari e acqua. Al bar sulla terrazza tropicale si degustava rum Compagnia dei Caraibi, si assaporavano sigari toscani e si sbocconcellava cioccolato fondente.
Il menu? Mini burger, salmone al lime con mango, involtini di gamberi, patate al cartoccio con caviale e panna acida, carciofi cacio e pepe, macaron alla castagna e cioccolatini «logati» incartati sul momento. Divertenti le macchinette per il popcorn e apprezzata la pasta di mezzanotte: a forma di ghiera meccanica, ideata per l’occasione. Tra un gin tonic, un Moscow mule e un Milano-Torino (cocktail inventato ieri sera) si ballava accompagnati dalla musica di Stefano Fontana e Dj Outside.