Inflazione: Cia, su prezzi verdura nessun vantaggio agricoltori
ADV
ADV
Inflazione: Cia, su prezzi verdura nessun vantaggio agricoltori

Inflazione: Cia, su prezzi verdura nessun vantaggio agricoltori

di lettura
(AGI) - Roma, 14 ott. - A incidere sul carrello della spesa disettembre sono soprattutto i prezzi di verdura e frutta fresca(rispettivamente +13,5% e +5% tendenziale). Ma gli agricoltorinon traggono alcun vantaggio da questa "fiammata" dei prezzi alconsumo, perche' sui campi le quotazioni restano "a terra"tanto che sempre piu' spesso non si riescono neppure a coprirei costi di produzione. Lo afferma la Cia-Confederazioneitaliana agricoltori, commentando i dati sull'inflazionediffusi oggi dall'Istat. Con l'aumento dei prodotti alimentari (+1,5% su base annua)si allontana lo spettro della deflazione, che per tanto tempoha relegato l'economia italiana in un angusto spazio in cui ladomanda interna si e' tradotta in un calo costante e verticaledei consumi, a partire da quelli essenziali come il cibo-evidenzia la Cia-. Una crescita equilibrata dei prezzi puo'derivare innanzitutto da un ritrovato potere d'acquisto dellefamiglie. Accanto a questo, pero', e' urgente che la tendenzapositiva dei prezzi alimentari sia velocemente trasferita sullefasi a monte della filiera. Sono sempre di piu' i casi e isettori in cui le aziende agricole con le loro vendite nonriescono a remunerare i costi di produzione. Solo nel secondotrimestre dell'anno, infatti, i prezzi dei prodotti vendutidagli agricoltori hanno perso oltre il 4% del loro valorerispetto a inizio 2015, con un crollo drastico proprio perl'ortofrutta (-11%). Ecco perche' -conclude la Cia- ora e'necessario mettere in campo iniziative e strumenti necessari atrasformare in reddito i segnali di ripresa che giungono daiprezzi al consumo.(AGI)
ADV