R oma - Scoprire il mondo da un oblò: nell'era del turismo frettoloso e low cost, dove c'è chi si fa un weekend a New York senza neppure prendere il fuso orario americano, è possibile andare controcorrente a bordo di una nave da crociera. Chi non soffre di mal di mare e può permettersi di stare per tre o quattro mesi lontano da casa, ha la possibilità di vivere un sogno: fare il giro del mondo navigando per oceani e mari esotici, dalla Polinesia all'Alaska, super coccolati in ambienti di lusso e con la possibilità di visitare mete fuori dalle rotte turistiche tradizionali. Il budget? Con un pò di accortezza si può partire con 10.000 euro e cavarsela a bordo e a terra con un altro migliaio di euro.
Guarda la galleria fotografica
L'offerta sul mercato è ricca, si va da 101 notti con la Crystal Cruises da San Francisco con tappe dal Canada a Bali, da Tokyo all'Australia, fino alle 180 notti della Oceania Cruises da Miami con tappe in Sudamerica, alle Hawaii, in Australia, in Asia e in Polinesia. Nell'Europa continentale l'unica compagnia che offre il giro del mondo è la Costa, con due itinerari diversi che toccano, tra l'altro, Terra del Fuoco, Brasile, Sri Lanka e Nuova Zelanda. La maggior parte dei 'cruise-aholic', i crociera-dipendenti, aspettano la pensione per girare il mondo via mare. I più fortunati, invece, si concedono un anno sabbatico o delle lunghissime ferie pur di regalarsi un'esperienza che, a detta di molti "reduci", lascia una scia di benessere che dura una vita.
Il giro del mondo in crociera, le rotte per sognare
Era il 1922 quando il transatlantico inglese Laconia realizzò la prima crociera da Southampton a New York. Nel gennaio 1923 salpò per la sua prima crociera "globale" che durò 130 giorni con 22 porti di attracco. Oggi, quasi un secolo dopo, diverse compagnie offrono questo tipo di viaggi due volte all'anno. Che sia il tour dei grandi oceani, il viaggio lungo i due tropici, o quello che tocca le mete del nord Europa, i crocieristi sono però tutti d'accordo su una cosa: l'esperienza è unica.
E non potrebbe essere altrimenti per l'australiano Ray King, ad esempio. Il viaggiatore della Tasmania, che ha trascorso in nave oltre tremila giorni della sua vita, ha conosciuto sua moglie proprio a bordo. Era il 1975 e "Barbara stava passeggiando a bordo piscina quando la vidi dal ponte", racconta King, "era salita ad Auckland perchè è neozelandese. Era la sua prima crociera. E oggi stiamo ancora solcando i mari insieme".
Cheryl Debnham, americana, è in partenza per il giro del mondo dopo essersi "allenata" con 59 crociere, 57 solo negli ultimi quattro anni. La sua vita è cambiata nel 2010, quando suo padre, sul letto di morte le consigliò di seguire la sua passione. Per il primo anniversario della sua morte, la donna prenotò una crociera nel Pacifico: "Appena salita a bordo lessi l'insegna del bar: Charlie. Era anche il nome di mio padre e lo interpretai come un segno".
Chi il giro del mondo in crociera lo ha già fatto è, invece, Loretta Po. La crocierista italiana è da gennaio a bordo di Costa Luminosa per il suo terzo giro del mondo. "Tra sole, centro benessere, musica, e conferenze... Non ci si annoia mai - racconta all'Agi - ma il momento migliore è quando la nave è in porto: non si vede l'ora di scendere per tornare a bordo il più tardi possibile, perchè le soste ti consentono di vedere e conoscere delle realtà che sono la ragione del viaggio". Da un'esperienza così particolare Loretta, e con lei gli altri passeggeri, cercano "un'occasione per divertirsi e di conoscere il mondo in modo piacevole, non stressante". Quanto al ricordo più bello, la signora Po non ha dubbi: è quello che la lega alla Namibia, "un luogo unico che mi ha stregato il cuore".
La Luminosa è tra le navi scelte da Costa dal 2011 per rilanciare il giro del mondo, un'offerta che già proponeva negli anni '70 e che tre soci Costa Club hanno fatto già cinque volte, mentre in 19 lo hanno fatto 4 volte. Oltre 2000, invece, fanno sapere dalla Costa, sono quelli al momento in viaggio per il mondo. Provenienti da 36 Paesi, il più longevo, un tedesco, ha spento 95 candeline, mentre il più giovane, un norvegese, ha appena due anni.
Intanto sul web si moltiplicano i siti per i crociera-dipendenti, e se alcuni arrivano in soccorso dei crocieristi alla prima esperienza con consigli quali "non abbuffatevi nonostante il buffet sia gratis", "non fatevi lasciare a terra per essere arrivati tardi al porto", altri, con ironia, insegnano a tornare con i piedi ben saldi per terra. Ed elencano cinque cose da non fare una volta a casa:
- Non acquistate lenzuola di lino solo perchè ricordano quelle della nave
- Non guardate in tv programmi o film ambientati su navi da crociera
- Non sorseggiate bevande che avevate a bordo, vi riporterà alla memoria un fiume di ricordi
- Cercate di non paragonare ogni pasto a quello che servivano sulla nave. è una partita persa
- Aiutate chi è nelle stesse vostre condizioni. Parlate del viaggio, raccontate la vostra storia, ma mai con i non crocieristi. (AGI)