Elisa apre tour in Gran Bretagna "a volte aliena ma adoro Italia"
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Elisa apre tour in Gran Bretagna "a volte aliena ma adoro Italia"

Elisa apre tour in Gran Bretagna "a volte aliena ma adoro Italia"

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(AGI) - Londra, 30 nov. - Un tour "che parte in una dellecapitali del mondo, uno dei posti piu' belli in assoluto. E nonpensavamo di fare il tutto esaurito": questo il commento diElisa prima del concerto di questa sera al Koko Club di Londra,il primo del suo tour "L'anima vola Live in the clubs". Unomaggio anche ai tantissimi italiani che vivono nella capitalebritannica - spiega Elisa all'AGI - "in un mondo sempre piu'connesso e in cui bisogna saper parlare quei linguaggicontemporanei che uniscono i giovani e i meno giovani in tuttoil mondo". Proprio da Londra, dove vivono 350mila italiani, parte la maratona musicale che tocchera' altre citta' europee comeStoccarda, Parigi, Madrid, Zurigo e Bruxelles, oltre alleprincipali citta' italiane. "Del resto", ha aggiunto lacantante triestina, "per me cantare in inglese e' naturale efin da bambina mi piaceva parlare in inglese cosi' come a unbimbo puo' piacere un colore, il mare, un film animato". Lascaletta del concerto londinese, esaurito nei suoi 1.500 postiin un ex teatro nella zona di Camden Town, ha compreso'Hallelujah' di Leonard Cohen e qualche "vecchio pezzo"destinato ai "fan di sempre". Sul palco, con Elisa, AndreaRigonat (chitarra), Victor Indrizzo (batteria), Curt Schneider(basso), Christian Rigano (tastiere), Bridget Cady, RobertaMontanari e Lidia Schillaci (cori). Il suo album "L'Anima vola- Deluxe edition" (Sugar) in Italia e' gia' doppio disco diplatino per le oltre 100mila copie vendute. Tante lecollaborazioni, da Ligabue a Tiziano Ferro, ma Elisa ha ancoraqualche sogno: "Vorrei cantare con Bono Vox, Eddie Vedder oDave Gahan. Sogni veramente grandi, ma non oso nemmenoinoltrare la mia richiesta", ha spiegato. La cantautricefriulana, gia' vincitrice del Festival di Sanremo nel 2001, delresto ha sempre confidato nella sua internazionalita': "Iovengo dalla zona di Gorizia ed essere di confine ti apre tanto,anche se a volte ti senti meno italiana. Spesso, devo esseresincera, mi sono sentita un'aliena. Ma - ha concluso - dobbiamoanche smettere di automartoriarci. L'Italia mi piace e dobbiamoimparare a renderci conto di quanto verde e' il nostro prato,di quanta bellezza abbiamo. Tutti vengono da noi e noicontinuiamo ad avere il prosciutto sugli occhi. E chi governadeve ispirare la gente ad aprirsi, non alla rinuncia. Deveinsomma fare in modo che la gente scommetta con la vita". (AGI).
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