Da Artusi a I Promessi Sposi, il genio diabolico di Paolo Poli
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Da Artusi a I Promessi Sposi, il genio diabolico di Paolo Poli

Da Artusi a I Promessi Sposi, il genio diabolico di Paolo Poli

di lettura
(AGI) - Roma, 14 ott. - "A dieci anni ho avuto la scarlattina.Mi sono messo a leggere I Promessi Sposi. La consideravo unastoriellina e mi chiedevo: 'Perche' Lucia fa tante storie e nonsi fa copulare?'. Pero' era scritta divinamente". Solo PaoloPoli -ironico, surreale, istrionico, elegante e raffinato- poteva darci una nuova e spregiudicata lettura einterpretazione dei Promessi Sposi calandosi nei panni di DonAbbondio e della Monaca di Monza, dando la sua voceinconfondibile a ciascuno dei memorabili personaggi manzoniani. Lo fa con un audiolibro (edizioni Emons) che segue alsuccesso riscosso con la sua lettura delle ricette dell'Artusi,l'uomo che entrando nelle cucine degli italiani ne ha unificatola lingua. E adesso tocca ad Alessandro Manzoni, a un altroprotagonista della costruzione di un'Italia unita a partiredalla lingua, sottoporsi alla soavita' di Poli, a una eleganzada "genio diabolico" (lo defini' cosi' Natalia Ginzburg).Pubblicati dopo una travagliata vicenda redazionale, tra il1840 e il 1842, i Promessi Sposi sono stati l'incubo digenerazioni di studenti. Se ce lo avessero servito con la vocee la recitazione divertita di Poli, quell'incubo non sarebbestato tale: il meraviglioso ottantaseienne ci accompagna,infatti, tra i personaggi irresistibili e vividamentedescritti, non risparmiandoci i colpi di scena di uno capisaldidella nostra letteratura. (AGI).
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