Da Artusi a I Promessi Sposi, il genio diabolico di Paolo Poli
(AGI) - Roma, 14 ott. - "A dieci anni ho avuto la scarlattina.Mi sono messo a leggere I Promessi Sposi. La consideravo unastoriellina e mi chiedevo: 'Perche' Lucia fa tante storie e nonsi fa copulare?'. Pero' era scritta divinamente". Solo PaoloPoli -ironico, surreale, istrionico, elegante e raffinato- poteva darci una nuova e spregiudicata lettura einterpretazione dei Promessi Sposi calandosi nei panni di DonAbbondio e della Monaca di Monza, dando la sua voceinconfondibile a ciascuno dei memorabili personaggi manzoniani. Lo fa con un audiolibro (edizioni Emons) che segue alsuccesso riscosso con la sua