Crisi: Agrinsieme, imprese vedono lontana la ripresa
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Crisi: Agrinsieme, imprese vedono lontana la ripresa

Crisi: Agrinsieme, imprese vedono lontana la ripresa

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(AGI) - Roma, 22 set. - I prezzi all'origine continuano adiminuire, registrando una riduzione del 4,81% (-6,9% per lecoltivazioni) ad agosto 2014, rispetto ad agosto 2013. Lo ponein evidenza Agrinsieme, il coordinamento di Cia,Confagricoltura ed Alleanza delle cooperative agroalimentari,commentando i dati Ismea sui prezzi ad agosto 2014 rispetto adagosto 2013. "E' stata un'estate drammatica per il comparto della fruttacon cali rilevanti dei prezzi agricoli anche del 30% a giugnoe luglio ed una flessione che e' proseguita anche ad agosto(-16,8%)", osserva Agrinsieme. Ma anche altri settori sono ingrande difficolta'; si evidenziano infatti -22,5% per i prezzidei semi oleosi, -18,2%per il vino, -13% per gli avicoli. A cio' si aggiunga il calo dei consumi interni e lanecessita' di orientare le politiche commerciali sempre piu'sull'export e sulla competitivita' sui mercati globali, mentre crescono i costi di produzione. E non vanno sottovalutati glieffetti diretti ed indiretti dell'embargo della Russia suiprodotti europei con una perdita di piu' di 5 miliardi di europer l'Europa agricola. Oltre tutto si perdono quote importantidi mercato a vantaggio di Paesi concorrenti; ad esempio stannocrescendo massicciamente in Russia le importazioni diclementine dal Marocco. "Il 2015 sara' l'anno dell'Expo e, ciauguriamo, di una valorizzazione dell'agroalimentare made inItaly. Governo e Parlamento hanno messo a punto un pacchetto dimisure (#campolibero) fondamentali, dirette a dare un volanoalla crescita e di cui attendiamo i provvedimenti attuativi.Insomma, nonostante le difficolta' attuali, ci sono le premesseper rilanciare un sistema produttivo fondamentale per il nostroPaese". Agrinsieme pero' mette in guardia sulla nuova Legge diStabilita', di cui si comincia a discutere. "Sin da ora -sottolinea il coordinamento di Cia, Confagricoltura ed Alleanzadelle cooperative agroalimentari - sollecitiamo che non frenila crescita di un settore che faticosamente cerca di usciredalla crisi. Sarebbe contraddittorio tarpare le ali dellaripresa di cui si e' tracciato un percorso, conun'insostenibile pressione fiscale. Rigore e sviluppo vannoconiugati se vogliamo un'agricoltura di qualita', sostenibile eambasciatrice del made in Italy nel mondo".(AGI)
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