(AGI) - Pechino, 18 set. - E' finito in manette a Pechino conl'accusa di induzione al consumo di stupefacenti il figlio diJackie Chan, Jaycee Chan, che ora rischia fino a tre anni dicarcere. Il caso imbarazza il 60enne attore e regista di HongKong, nominato ambasciatore antidroga nel 2009 dalle autorita'cinesi, il quale si e' scusato pubblicamente impegnandosi adaiutare il figlio nel recupero. "Come personaggio pubblico mivergogno", ha dichiarato il re dei film d'azione cinesi, "comepadre sono dispiaciuto e sua madre e' distrutta. Spero che igiovani impareranno dalla lezione che e' toccata a Jaycee".
Il 32enne Jaycee Chan, cantante e attore, era gia' finito nei guai il 14 agosto quando era stato fermato dalla polizia insieme ad un amico, il noto attore taiwanese Kai Ko, per detenzione e consumo di stupefacenti. Dopo il sequestro da parte della polizia di 100 grammi di marijuana nella casa di Pechino di Jaycee Chan, entrambi i giovani sono risultati positivi alla sostanza e hanno poi confessato di averne fatto uso. L'attore taiwanese, che era stato trattenuto per 14 giorni in detenzione amministrativa, aveva poi dichiarato alla polizia di essere stato indotto al consumo di stupefacenti dallo stesso Jaycee Chan.
La breve carriera di attore di Jaycee rischia di essere gia' al capolinea. La scorsa settimana, infatti, 42 agenzie hanno firmato a Pechino un accordo con la polizia impegnandosi a non scritturare personaggi di cui sia noto che hanno fatto uso di droghe. Un modo per mostrare la propria adesione alla campagna lanciata recentemente dal presidente Xi Jinping per inasprire le misure contro il consumo illegale di droga, campagna che ha visto molte celebrita' del mondo dello spettacolo finire nelle maglie della giustizia cinese.