R oma - Cicciobello dice addio al suo papà. Silvestro Bellini, lo scultore che più di mezzo secolo fa disegnò una della bambole più popolari della storia del giocattolo, è morto a 87 anni a Bergamo, dove viveva e dove si trovava la Sebino, l'azienda di Gervasio Chiari che creò Cicciobello. Oggi non si contano i milioni di esemplari venduti, ma è molto cambiato il pubblico. "L'età del gioco si è molto abbassata" dice all'Agi Dario Bertè, responsabile marketing di Giochi Preziosi, l'azienda che nel 1993 acquisì il marchio, "negli anni '60 le bambine giocavano con Cicciobello fino a 11, anche 12 anni, ora iniziano a tre anni e smettono a sei, massimo sette".
1962 - Nasce Cicciobello
Occhi azzurri, capelli biondi e 50 cm di altezza avvolti in un completo celeste di lana che sembra fatto a mano: grazie a una intuizione di Gervasio Chiari, nasce la bambola che sarà apprezzata in tutta Europa e anche oltre Oceano.
Tradizione e innovazione, che rendono Cicciobello unico e inimitabile, sono le chiavi del successo. Un volto bellissimo, disegnato dallo scultore Silvestro Bellini, e un morbido corpo, realizzato con uno speciale materiale di nuova concezione fabbricato dall'azienda Pezzoli di Cene (Bg), conferiscono a Cicciobello un aspetto realistico che stimola il gioco simbolico del maternage, così importante per affermare nella bambina la propria identità e consolidare l'autonomia. La voce con disco intercambiabile, ottenuta in esclusiva europea dalla ditta giapponese Ozen, permette un'innovazione tecnologica unica per il tempo: Cicciobello senza il ciuccio piange!
Ecco perchè l'attraente scatola rossa nella quale la bambola è confezionata insieme alla sua seggiolina - culla in polistirolo, diviene in breve il regalo più ambito dalle bambine fra i 3 e i 10 anni.
1966 - L'universo di Cicciobello "si allarga"
Un guardaroba di vestitini alla moda, dotato di un completino adatto a ogni momento della giornata, rende Cicciobello ancora più desiderabile. Sono lanciati sul mercato anche il passeggino Cicciogò, il seggiolone Cicciopappa e la culla Ciccionanna, arricchiti di piccoli accessori, come biberon, piattino, scodella, bavaglino e posate.
1967 - Cicciobello diventa multirazziale
L'africano "Angelo nero" e il cinesino "Ciao-fiu-lin" si affiancano al modello classico. Cicciobello si fa portavoce della fraternità fra i popoli, promuovendo l'amicizia fra tutti i bambini del mondo. La campagna pubblicitaria rappresenta Cicciobello bianco fra le braccia di una bambina nera, quello di colore in mano a una bambina cinese e il bambolotto con gli occhi a mandorla cullato da una bambina bianca. E' in assoluto il primo esempio di globalizzazione applicata al giocattolo.
1968 - La campagna pubblicitaria diventa newsletter
Gervasio Chiari dà il via a iniziative di comunicazione innovative per l'epoca: mentre su Topolino e altre riviste di grande diffusione si diffondono le campagne pubblicitarie dell'ormai nota bambola, l'azienda invia a tante giovani mamme lombarde una lettera in cui si annuncia la nascita del morbidissimo Cicciobello e si offre la possibilità di riceverlo per posta... Un'anticipazione delle newsletter
1971 - Un milione di pezzi venduti
Il rapporto fra bambina-mamma e Cicciobello si evolve arricchendosi di nuove peculiarità e funzioni grazie alle conquiste della meccanica. Nei primi anni 70 le vendite di Cicciobello superano il milione di pezzi.
1972 - Arriva la tv
Per l'occasione il corredo di Cicciobello è arricchito dalla cassettiera per la cameretta Cicciorobe, dal vezzoso parasole bianco a pois celesti (che si può applicare al passeggino) e da uno zainetto. E nel decennio che sancisce il predominio della tv, non può mancare fra gli oggetti di contorno della celebre bambola il modernissimo televisore Teleciccio, che suona come un carillon. Un anno dopo sbarca in Unione Sovietica dove, grazie a un accordo siglato a Norimberga, viene prodotta una versione per il mercato russo.
1974 - Gli amici di Cicciobello
Cicciobello non è destinato a restare figlio unico: a fargli compagnia arrivano sul mercato Ciccio Doro, che smette di piangere se viene cullato ed è vestito con un elegante abito di lana bianca con bottoni dorati, e Ciccio buono, che impara a bere dal biberon da solo.
1976 - Cicciobello supera la crisi
La Sebino attraversa incolume la difficile congiuntura economica e immette sul mercato una nuova linea di articoli gioco su misura per Cicciobello, molto curati nei particolari. Cicciogò, Cicciopappa e Ciccionanna vengono riproposti in un raffinato restyling: prodotti in Val Gardena con legno della zona, sono più eleganti di quelli tradizionali in plastica. Anche il guardaroba di Cicciobello si rinnova arricchendosi di un completo per ogni occasione: la tenuta invernale da montagna di Cicciobello Dolomiti e Cicciobello Cervino si affianca a quella estiva di Cicciobello Capri e a quella esotica dedicata al safari.
1978 - Nasce il Cicciobello 'portatile'
Sull'onda del successo viene lanciato Ciccinobello, una versione mini del suo "fratello" maggiore. Alto appena 19 cm, morbido, senza voce nè funzioni di pianto, è confezionato come Cicciobello insieme a una seggiolina-culla di polistirolo. Lettino, passeggino, vestitini e altri accessori corredano il nuovo arrivato. Come il suo predecessore, Ciccinobello è subito molto amato: mentre con Cicciobello si gioca in casa, infatti, Ciccinobello è perfetto per essere portato a spasso, amico inseparabile negli spostamenti quotidiani.
1981 - Cicciobello diventa rock e affronta le imitazioni
"Il regalo top per un Natale shock!": ecco lo slogan che promuove Cicciobello Rock, vestito da concerto. La bambina che ha la fortuna di giocare con lui può parlare nel microfono in dotazione nella confezione e ascoltare la propria voce uscire da un piccolo amplificatore situato nella pancia della bambola. Lo affiancano presto Cicciobello Sciatore, che si avventura sulle piste da sci di fondo, e Cicciobello Go, che cammina e canta portando una borsa tracolla. Per mettere in guardia dalle innumerevoli imitazioni presenti ormai sul mercato, una pubblicità dell'anno avvisa: "Il Cicciobello vero ha il suo nome stampato sul cuore".
1987 - Cicciobello cambia papà
Dopo circa 25 anni di soddisfazioni e riconoscimenti, Cicciobello lascia la Sebino per essere acquistato dalla Tonka e dalla Hasbro e divenire infine un marchio Migliorati Giocattoli.
1993 - Il grande rilancio
La Migliorati Giocattoli entra a far parte del Gruppo Giochi Preziosi, che quindi acquisisce anche il marchio Cicciobello. Il gruppo decide di rilanciare lo storico brand valorizzando l'identità originaria di Cicciobello e i suoi contenuti di tradizione. Molte mamme, allora come oggi, hanno giocato da piccole con Cicciobello: regalarlo alle loro bambine significa trasmettere un'ideale eredità di valori, desideri ed emozioni. La stessa esperienza di gioco unisce teneramente mamme e figlie in un salto generazionale.
1994 - Nuovi protagonisti
Accanto a Cicciobello classico, anno dopo anno, Giochi Preziosi lancia una serie di nuovi modelli, tra cui Cicciobello Indiano, vestito da piccolo apache. Lo seguono a breve Cicciobello con Orsetto, che chiude gli occhi e si addormenta quando la bambina avvicina l'animaletto di peluche alla bambola e Cicciobello Bebé Vero, che scalcia e muove le braccia come un vero lattante. Modello amatissimo è anche Cicciobello Primi Passi, che "cresce e impara a camminare": la bambina, prendendo le manine alla bambola, può accompagnarla nelle sue prime passeggiate.
1995 - Ora fa anche pipì!
Cicciobello Pipì quando ha sete si calma se la sua mammina gli dà l'acqua con il biberon e quando è bagnato piange perchè vuole essere cambiato.
1999 - Sempre più in movimento
La bambola spopola con funzioni sempre diverse: Cicciobello Pelle di Pesca ancora più morbido, ha la pelle vellutata e profumata di talco, Cicciobello Pappa Sì-No, completo di seggiolone, gira la testa se la pappa non è di suo gradimento e ride se la bambina gli prende il piedino, e Cicciobello Dove Sei? cerca la sua mamma girando la testa e la chiama emettendo dei teneri versetti. Perfeziona anche le sue capacità motorie: Cicciobello Bebè va a gattoni, muove la testa e piange quando cade, Cicciobello sul Monopattino che si muove anche a piccoli passi se la bambina lo tiene per mano e riesce a stare seduto, mentre Cicciobello nel Girello cammina e ha un girello incluso nella confezione.
2002 - Cicciobello compie 40 anni
"Cicciobello + uno dei pochi prodotti del giocattolo 'Made in Italy' che ha superato la boa dei 40 anni", scrive Enrico Preziosi, in un libro dedicato alla bambola. In occasione del compleanno del suo beniamino, celebrato con feste memorabili in numerosi Toys Center di tutta Italia, Giochi Preziosi riedita alcuni successi del passato. Nella serie "Gli Amici nel mondo", il modello Classico è affiancato dai tradizionali Moretto e Cinesino e dal nuovo Cicciobello Eschimese.
2007 - Alla conquista del mondo
E' l'anno del primo importante lancio internazionale di Cicciobello: in Francia Cicciobello Bua, meglio noto all'estero come Cicciobello Bobo, conquista il pubblico d'Oltralpe. Campagne di rilievo avvengono anche in Gran Bretagna, Germania, Spagna, Sud Africa, Venezuela e oltre venti altri Paesi.
2012 - Cinquanta candeline e lo sbarco in America
In occasione del Cinquantesimo anniversario, Cicciobello si arricchisce della versione: Cicciobello Gioca con Me: parla con la sua piccola mamma e festeggia con lei il suo compleanno interagendo con tanti accessori. Cicciobello spegne la candelina sulla torta, apre il pacco regalo e gioca con la torre di cubi, vuole il suo biberon e il ciuccio, gioca a fare cucù e batti manine.