Casale del Giglio e i suoi Vini a Cuba per il Premio Maretti
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Casale del Giglio e i suoi Vini a Cuba per il Premio Maretti

Casale del Giglio e i suoi Vini a Cuba per il Premio Maretti

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(AGI) - Roma, 13 nov. - Seconda edizione del Maretti Awardnell'ambito del Progetto "Culture made in Cuba" che sisvolgera' a L'Avana dal 24 al 30 novembre durante la XVIISettimana della Cultura Italiana. L'evento vedra' coinvolte duerealta' fortemente motivate dalla passione per la cultura: laMaretti Editore, ideatrice nel 2002 del premio Maretti-ValerioRiva Memorial, l'unico premio italiano dedicato agli artisti"over 35", e la casa vinicola Casale del Giglio, nota per averrivoluzionato la produzione di vino nel Lazio, che sara' tra idiretti patrocinatori della Settimana della Cultura Italiana aL'Avana. Una partnership, quella tra Maretti Editore e la FamigliaSantarelli, titolare dell'Azienda Casale del Giglio, iniziatacon la realizzazione di un prezioso catalogo della mostraallestita in occasione dei "Cento Anni nel Vino" dell'azienda,dove si e' sottolineato l'impegno nella cultura dei Santarelli."Si tratta di una tradizione familiare ereditata dai mieigenitori - commenta Antonio Santarelli, AD di Casale del Giglio- Mio padre era un amante di pittura, mentre mia madre eragrande appassionata di mobili d'antiquariato". Unendo ilproprio nome a quello della casa editrice, l'AziendaVitivinicola si e' vista cosi' coinvolta in una serie di eventidi ampio respiro artistico, dalle Biennali veneziane del2013-2014 (Arte e Architettura al Padiglione della Repubblicadel Kenya) fino, appunto, alla Settimana della Cultura Italianaa L'Avana. Casale del Giglio fa il proprio ingresso ai Caraibiall'interno di un progetto di sviluppo commerciale con il SudAmerica e con la Regione caraibica, di cui Cuba e' l'isolamaggiore. Paesi e mercati in espansione, dove l'azienda siaffaccia presentando la propria ampia produzione, in cerca dinuovi sbocchi, a seguito del forte calo dei consumi di vino neimercati tradizionali. "Vi e' stata una graduale e naturalecontrazione dei consumi in favore di quelli piu' consapevoli,orientandosi maggiormente verso la qualita'" commentaSantarelli. "Paesi tradizionalmente consumatori di vino hannoregistrato una forte discesa, di conseguenza, i produttoriitaliani hanno dovuto necessariamente rivolgersi verso altriorizzonti e i mercati asiatici e del Nord-Sud America sonosicuramente contesti interessanti". "I produttori - continua Santarelli - hanno risentito anchedelle nuove norme del codice della strada. Esistono ovviamentedelle fasce a rischio da tutelare, come i giovani, ma questedovrebbero essere educate ad un consumo consapevole eresponsabile. Un padre di famiglia che ha la sana abitudine dibere a tavola senza eccessi e' un valore che si devetramandare, altrimenti - conclude - si rischia di infliggeredei parametri non allineati ad usi e consumi consolidati nellamaggior parte degli italiani". (AGI).
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