Alimentare: Roma, il "saper fare" delle donne di Coldiretti Veneto
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Alimentare: Roma, il "saper fare" delle donne di Coldiretti Veneto

Alimentare: Roma, il "saper fare" delle donne di Coldiretti Veneto

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(AGI) - Roma, 29 set. - La crisi spinge gli italiani verso unostile di vita piu' sobrio e ad abbandonare le trasgressioni perrifugiarsi nelle esperienze collaudate di genitori e nonni.Cosi' la tradizione diventa business con il moltiplicarsi diiniziative che trasformano i ricordi del passato in ideeimprenditoriali creando lavoro e aiutando la ripresa economica.A fotografare per la prima volta la dimensione del fenomenosono le imprenditrici della Coldiretti in occasione del 60esimoanno dalla nascita di "donne impresa" a cui le agricoltricivenete parteciperanno il prossimo 2 ottobre 2014 dalle ore10.00 al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi in via XXIVMaggio 43 a Roma. Gli antichi segreti del passato custoditinelle campagne in tempi difficili si riempiono di significato e raccolti dalle nuove generazioni sono a disposizione di tutticome terapia o materia di insegnamento, oggetto di studio e dimanuali, anche motivo di corsi di formazione. "Stiamo parlandodi un patrimonio - spiega Franca Castellani presidente di DonnaImpresa Coldiretti Veneto - che stiamo tuttora inventariando:si va dal ritorno dei tessuti naturali all'atelier agliaccessori country alla moda, dagli agridetersivi aibiocosmetici, dai giocattoli contadini fatti a mano senzasostanze chimiche, dagli abiti anallergici con tinture vegetalialla riscoperta delle proprieta' terapeutiche dei prodottidella natura, dalle conserve ai rimedi della nonna. Sono soloalcune delle storie di impresa che saranno raccontate condimostrazioni pratiche nella prima show room "Il business dellatradizione" allestita per l'occasione a cui il Venetopartecipera' con la sua testimonianza diretta presentando lepantofole di lana grezza ricercate dai vips di tutta Cortina,le "sporte" fatte di cartocci di pannocchia intrecciate e ilfamoso "dido'" di campagna ricavato dalla farina di polenta. "La capacita' di legare innovazione alle radici contadine -continua Franca Castellani - e' uno dei fattori di successodell'agricoltura italiana che e' tra i settori che possonocontare sulla maggiore presenza femminile. Nella nostra regioneil 30% delle imprese agricole ha la titolarita' in rosa. Ildato e' confermato anche per la base sociale di Coldiretti checonta 24 mila realta' sul totale degli associati. Purtroppo ifreddi dati dell'ultimo censimento non fanno emergere la grandevitalita' della presenza femminile in agricoltura - concludeCastellani -. La statistica non considera, infatti, lenumerose donne che lavorano a tempo pieno in azienda come sociecoadiuvanti o con altre forme di partecipazione. Per questoattendiamo con interesse i dati che saranno rivelati giovediprossimo". (AGI)
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