Agroalimentare: Istat, Italia primo in Ue per prodotti qualita'
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Agroalimentare: Istat, Italia primo in Ue per prodotti qualita'

Agroalimentare: Istat, Italia primo in Ue per prodotti qualita'

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(AGI) - Roma, 18 set. - L'Italia si conferma il primo Paeseper numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferitidall'Unione europea (Ue). I prodotti agroalimentari di qualita'riconosciuti al 31 dicembre 2013 sono 261 (13 in piu' rispettoal 2012); di questi, 252 risultano attivi. E' quanto emerge dauna analisi dell'Istat su "I prodotti agroalimentari diqualita'". I settori con il maggior numero di riconoscimenti - roseguel'analisi dell'Istituto diStatistica - sono gli ortofrutticolie cereali (101 prodotti), i formaggi (47), gli oli extraverginedi oliva (43) e le preparazioni di carni (37). Le carni freschee gli altri settori comprendono, rispettivamente, cinque e 28specialita'. Le regioni con piu' Dop e Igp sono Emilia-Romagnae Veneto, rispettivamente con 39 e 36 prodotti riconosciuti. Nel 2013 - aggiunge l'Istat - gli operatori certificatisono 80.435, in aumento di 204 unita' (+0,3%) rispetto al 2012.Di questi, il 91,2% svolge esclusivamente attivita' diproduzione e il 6,6% di trasformazione; il restante 2,2%effettua entrambe le attivita'. Nel sistema di certificazione le nuove entrate di operatori(8.809) superano, anche se di poco, le uscite (8.605). Tra glioperatori prevale nettamente il genere maschile, cui appartienel'80,7% dei produttori e l'86% dei trasformatori. I produttori (75.156 unita'), il cui numero e' stabilerispetto al 2012, sono particolarmente numerosi nelle attivita'relative ai settori dei formaggi (27.190 unita', pari al 36,2%del totale), degli oli extravergine di oliva (19.083, 25,4%) edegli ortofrutticoli e cereali (17.076, 22,7%). Anche i trasformatori (7.090 unita', l'1,1% in piu' deltotale rispetto al 2012) sono piu' consistenti nei settoridegli oli extravergine (1.863, 26,3% del totale), dei formaggi(1.691, 23,9%) e degli ortofrutticoli e cereali (1.165, 16,4%). Rispetto al 2012, spiega l'Istat, gli allevamenti (41.955strutture) si riducono del 2% mentre la superficie investita(162.154 ettari) aumenta dell'1,6%. I prodotti di qualita' favoriscono - aggiunge l'Istat- losviluppo delle aree montane del Paese: il 27,8% dei produttorie' localizzato in montagna a fronte del 17% di aziende agricolemontane rilevate dal Censimento dell'agricoltura nel 2010. Complessivamente la stabilita' del numero dei produttoririscontrata tra il 2012 e il 2013 e' la risultante delladiminuzione registrata nel Nord (-4,2%) e nel Centro (-1%) afronte dell'aumento rilevato nel Mezzogiorno (+7,5%). Illeggero aumento dei trasformatori si deve all'incremento nelCentro-nord che supera il calo del Mezzogiorno. (AGI) Bru
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