Agricoltura: Cia, settore centrale nel rilancio del Paese
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Agricoltura: Cia, settore centrale nel rilancio del Paese

Agricoltura: Cia, settore centrale nel rilancio del Paese

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(AGI) - Roma, 22 set. - Avviare un confronto con leistituzioni, la politica e la societa' sulla necessita' diaffermare in Italia un modello di agricoltura strategica in cuisiano centrali i temi del reddito, della multifunzionalita',della valorizzazione del territorio. E' da questo obiettivo chenasce l'incontro di oggi alla Camera dei deputati, dove la Ciaha presentato l'iniziativa "Il Territorio come Destino" e hafotografato la realta' agricola del nostro Paese, le sueevoluzioni e prospettive. Un'agricoltura, quella "made inItaly", che genera ogni anno il 15 per cento del Pil e conl'intera filiera fattura 267 miliardi di euro. Nel settore oggioperano oltre 20 mila agriturismi e sono attive oltre millefattorie didattiche e sociali. E' anche l'unico settore chegarantisce occupazione, con una crescita delle assunzioni del5,6 per cento nel secondo trimestre del 2014, in assolutacontrotendenza. Recentemente, in collaborazione con il Censis, la Cia haelaborato un Rapporto che mette ancora piu' in evidenza questanuova centralita' dell'agricoltura: gli anni piu' recenti sonostati caratterizzati da un diffuso e inaspettato ritorno diattenzione e interesse verso il mondo agricolo; dapprima inchiave 'personale' e perlopiu' valoriale, oggi sempre piu'sociale ed economica, con una riscoperta dell'agricoltura,dell'ambiente, del territorio e dei suoi protagonisti quali"asset chiave" del Paese per ritornare a crescere.L'agricoltura e i suoi prodotti, la cultura e le tradizionialimentari sono, infatti, tra gli aspetti che piu' cirappresentano in quanto nazione: per il 27,2 per cento deinostri connazionali, infatti, e molto di piu' tra i giovani (41per cento), il legame con la dieta mediterranea e i nostriprodotti agroalimentari di eccellenza e' talmente viscerale dapermeare fino in fondo la nostra identita' nazionale ecostituirne un fattore di orgoglio, superato soltanto dalpatrimonio artistico e culturale (lo e' per il 66,9 per centodei giovani). Al mondo agricolo, dal canto suo -spiega ilRapporto Cia/Censis- va ascritto il merito di essersi saputoripensare, pur sempre rimanendo strettamente fedele ai propricaratteri distintivi, che pero' ha riletto attraverso schemi elogiche piu' aderenti ai modelli odierni e senz'altro piu'attraenti. La "rinascita" a tutto tondo del settore agricolo,oltreche' a livello identitario, prende forma anche nella suapotenzialita' di proporsi come forza propulsiva in grado ditrainare l'economia italiana fuori dallo stallo della crisi.Alla possibilita' che l'agricoltura possa rappresentare unvolano fondamentale per ridare slancio e crescita al Paese,crede l'82 per cento degli italiani, diviso tra un 31 per centoche ritiene fermamente che il settore possa essere il nostrovalore aggiunto in termini di competitivita', e un 51 per centoche lo vede, almeno in prima battuta, come fonte dioccupazione, di qualita' e ricchezza. "Questo cambio di marcia e' possibile -ha sostenuto nelcorso dell'incontro alla Camera il presidente della Cia DinoScanavino- in quanto oggi piu' che in passato il territorio e'diventato un luogo dove si consolidano multifunzionalita' emultidimensionalita' delle attivita' economiche, attraversol'intreccio tra soggetti e processi sociali, culturali eproduttivi dalle origini anche lontane". Dal canto suo ilviceministro Andrea Olivero ha rilevato l'importanza diiniziative come questa "poiche' inducono un'attenta riflessionesulle aree rurali e le eccellenze dei territori. La tutela delterritorio, del paesaggio e della biodiversita' sono leesternalita' positive generate da un'agricoltura sostenibile esedimentazione di identita' e saperi. Le stesse tematiche sonoal centro delle politiche del Ministero attraverso azioniconcrete come il sostegno specifico per le aree interne,previsto nell'ambito delle risorse comunitarie e dello svilupporurale, il piano nazionale per la biodiversita' e le misure infavore del sostegno alla zootecnia. Occorre inoltre attivare-ha aggiunto Olivero- un'adeguata politica di contenimento nelconsumo del suolo in grado di generare benefici di carattereambientale e di sicurezza alimentare e con evidenti ricadutesulla tutela della qualita', della tipicita' delle produzioni edella forte caratterizzazione del nostro paesaggio rurale". "Il Territorio come Destino" e' appunto il titolo di unciclo di iniziative che saranno organizzate dallaConfederazione in tre Regioni rappresentative delle varie areedel Paese: la prima dedicata alle "aree interne"; la secondasul "piano nazionale proteine, miglioramento genetico,patrimonio zootecnico e tutela delle biodiversita'"; l'ultimasulla difesa del suolo. La sintesi di questi tre momenti didiscussione verra' infine presentata nel corso dell'EsposizioneUniversale di Milano con un Manifesto che rappresentera'idealmente il contributo degli agricoltori della Cia allaDichiarazione Finale di Expo 2015. (AGI)
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