(AGI) - Roma, 5 lug. - Giorgio Faletti saluta tutti i suoi fancon un post su Facebook pieno di consapevolezza, "A volteimmaginare la verita' e' molto peggio che sapere una bruttaverita'. La certezza puo' essere dolore. L'incertezza e' puraagonia". L'artista e' morto ieri a Torino a soli 63 anni stroncatoda un tumore con cui combatteva da tempo. Era ricoveratoall'ospedale Molinette.
A causa del peggioramento della suamalattia, Faletti era stato costretto ad annullare glispettacoli che aveva in programma in questi mesi. Lo ha fattosenza drammatizzare, con una sorta di congedo ufficiale dallavita. "Cari amici - ha scritto Faletti sul suo sito ufficiale -purtroppo a volte l'eta', portatrice di acciacchi, e' nemicadella gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur brevetourne'e per motivi di salute legati principalmente allecondizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce disostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero ilcuore perche' incontrare degli amici come voi e' ogni volta unpiccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgogliscee mi commuove. Un abbraccio di cuore. Giorgio".
Una cascata di tweet per salutare Faletti - FOTO
La carriera artistica
Una laurea in legge mai sfruttata appieno perche' il suopensiero fisso era la scrittura, l'arte delle parole e l'artedella pittura, e con una vena di comicita' che gli avevaattirato tante simpatie, ma anche critiche. Giorgio Faletti eranato ad Asti il 25 novembre 1950. Laureato subito dopo lalaurea in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettistanel locale milanese Derby negli anni Settanta, il periodo incui sul palco del locale circolano anche Diego Abatantuono, TeoTeocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. Intelevisione approda ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fiancodi Raffaella Carra' in "Pronto Raffaella".
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Due anni dopo e' unodei personaggi di "Drive In", programma televisivo di AntonioRicci. Il suo personaggio piu' famoso e' Vito Catozzo, mainterpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, iltestimone di Bagnacavallo. Poco dopo e' a fianco di Zuzzurro eGaspare in "Emilio" dove crea il personaggio Franco Tamburini,stilista di Abbiategrasso. Nel suo percorso televisivo anche "Fantastico" nel 1990 alfianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e,successivamente, a "Stasera mi butto... e tre!" con TotoCutugno. Intanto si era avvicinato alla musica e nel 1988pubblica il mini-album "Colletti bianchi", colonna sonora deltelefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti.
Nel 1991 esce"Disperato ma non serio", disco che contiene tra le altrecanzoni "Ulula", risultando uno dei brani piu' trasmessi inradio nell'estate 1991. Sempre quell'anno scrive per Mina checanta una sua composizione, "Traditore", e la includenell'album "Caterpillar". Nel 1992 Faletti e' sul palco delFestival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone"Rumba di Tango", inserita poi nel suo terzo album "Condannatoa ridere". Nel 1994 ritorna a Sanremo, dove con "SignorTenente", brano ispirato alle stragi di Capaci e di viaD'Amelio, si classifica al secondo posto, sfiorando la vittoriadavvero per una manciata di voti, e si aggiudica anche ilPremio della critica. Il brano e' inserito nell'album "Come uncartone animato" prodotto da Danilo Amerio e premiato con undisco di platino.
Signor Tenente, Sanremo 1994 - VIDEO
Nel 1995 ancora al Festival, dove canta"L'assurdo mestiere", quasi una preghiera-ringraziamento alSignore, ed emerge una vena malinconica e riflessiva. In quellostesso Festival e' autore della canzone "Giovane vecchio cuore"cantata da Gigliola Cinquetti. L'album omonimo del 1995,"L'assurdo mestiere", vince il Premio Rino Gaetano per la parteletteraria delle canzoni. Scrive canzoni anche per Fiordaliso(Mascalzone), due canzoni dell'album "Camminando camminando"(1996), e tutto l'album "Il dito e la luna" (1998), entrambi diAngelo Branduardi. Di quest'ultimo album fa parte "Il giocatoredi biliardo", uno dei piu' recenti successi di Branduardi. Nel2000 pubblica per NAR "International Nonsense".
Faletti non rimuove pero' le sue origini di attore comico epubblica il libro "Porco mondo che cio' sotto i piedi" (editoda Baldini e Castoldi), dove narra le gesta del suo personaggiopiu' celebre, Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacoloteatrale "Tourdeforce" mescolando l'umorismo e lacaratterizzazione dei personaggi alla canzone d'autore.
Nel2002 Giorgio Faletti sorprende la critica pubblicando il suoprimo thriller, "Io uccido": il libro vende oltre quattromilioni di copie. Alla fine dello stesso anno e' pero' vittimadi un ictus che fortunatamente riesce a superare senzaconseguenze serie.
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Nel 2004 esce il secondo romanzo, "Niente divero tranne gli occhi", e anche in questo caso le venditeschizzano, e superano i tre milioni e mezzo di copie. "Uno comeFaletti dalle mie parti si definisce "larger than life", unoche diventera' leggenda", certifica Jeffery Deaver, maestro deltriller.
Nel 2005 Faletti e' stato testimonial per una campagnaper la tutela del diritto d'autore. Nel novembre dello stessoanno riceve dal presidente della Repubblica il Premio De Sicaper la Letteratura. Sempre quell'anno vince il 'Premioletterario La Tore isola d'Elba', in seguito assegnato tra glialtri a Camilleri, Vitali, Volo e Cazzullo.
Nel 2006 l'attoreFaletti e' in "Notte prima degli esami", nel ruolo del prof.Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla finestringe un forte legame col protagonista Luca. Unainterpretazione che riceve la nomination al David di Donatellocome migliore attore non protagonista.
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Appare anche all'iniziodi "Notte prima degli esami - Oggi", del 2007, in riferimentoal primo film. Nell'ottobre 2006 pubblica "Fuori da un evidentedestino" (Baldini Castoldi Dalai editore), ambientato inArizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indianiNavajos, ai quali il romanzo e' dedicato. Gia' mesi primadell'uscita del libro, Dino De Laurentiis ha acquistato idiritti per realizzarne un film. I libri di Faletti sono tradotti in 25 lingue e pubblicati congrande successo, oltre che in tutta Europa, anche in SudAmerica, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mesedi marzo 2007, negli Stati Uniti e nei Paesi di linguaanglosassone. Nel 2007, Giorgio Faletti e' tornato al Festivaldi Sanremo, come autore della canzone "The Show Must Go On", ilbrano fa parte dell'album "In territorio nemico", interamentescritto (testi e musiche) da Faletti. Ha recitato nel film"Cemento armato", nel quale interpreta il Primario, unvendicativo boss della mala, che perseguita il giovaneprotagonista Diego. Nel 2008, e' stata pubblicata la sua primaraccolta di racconti, intitolata "Pochi inutili nascondigli"(Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra ifinalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009.
Nella primavera del 2009 esce "Io sono Dio" (Baldini CastoldiDalai editore). E' autore anche del brano di Marco Masini "Glianni che non hai", contenuto nell'album "L'Italia... e altrestorie" uscito nel febbraio 2009. Sempre nel 2009 recita nelfilm "Baari'a" di Giuseppe Tornatore e nel film "Il sorteggio"di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista GinoSiboni. Nell'ultimo trimestre del 2010 e' stato pubblicato ilsuo sesto libro, "Appunti di un venditore di donne". Questavolta il romanzo e' ambientato in Italia (a Milano) e subitobalza in testa alle classifiche dei libri piu' venduti. Inoccasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 loscrittore annuncia il suo settimo romanzo, "Tre atti e duetempi", pubblicato il 4 novembre 2011 ed ambientato nel mondodel calcio. Il suo impegno e i suoi successi ottenuti in campoletterario lo portano a essere nominato, il 10 settembre 2012,presidente della Biblioteca Astense della sua citta'. Con lasua solita verve umoristica dice si' all'incarico e si lanciain un nuovo impegno. Fino all'ultimo momento che la malattiaglielo ha consentito.
I funerali di Giorgio Faletti, morto questa mattinaall'ospedale Molinette di Torino, si svolgeranno martedi'pomeriggio ad Asti, sua citta' natale. La cerimonia funebre siterra' nella chiesa della Collegiata di San Secondo alle ore15. Per quella giornata il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo haproclamato il lutto cittadino.