(AGI) - Bruxelles, 2 ago. - Occhi puntati su Egitto e Bahrein: Eva Frapiccini porta al Summer of Photography a Bruxelles la sua mostra fotografica "Golden Jail - Discovering Subjection", una serie di immagini realizzate al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014. L'esposizione, organizzata in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura, e' ospite fino al 4 settembre al Palais des Beaux-Arts (Bozar).
L'artista, attraverso l'intervento manuale sulla stampa fotografica che viene arrotolata e sovrapposta ad altre immagini, riflette la cancellazione e il trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con particolare riferimento alle recenti vicende politiche in due dei Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. Nelle opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di governi, l'uso di piazza Tahrir, svelano l'identita' immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione.
Nel 2012, Frapiccini e' stata selezionata per il programma di residenza presso The Townhouse Gallery, dal programma RESO' - International Network for Artist Residencies and Educational Programs / Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea-Crt. Due anni piu' tardi, l'artista e' stata invitata in residenza presso Al Riwaq Project Space, Manama, Bahrein, per il Festival di arte pubblica "Alwan 338. Foundations", a cura di Alexandra Stock. (AGI)
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