Roma - "Quando parla una persona che ha un ruolo e una visibilita' internazionale, questa dovrebbe considerare quali sono i rischi derivanti da affermazioni di quel tipo. Innanzitutto perche' quelle affermazioni devono essere supportate da prove scientifiche e da studi pubblicati e a me non risulta che ci siano studi che dimostrano quelle tesi, quindi, quelle affermazioni diventano allarme se non allarmismo". Lo ha detto il direttore scientifico dell'Istituto nazionale malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani', Giuseppe Ippolito, conversando con i giornalisti in merito alle dichiarazioni del premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, per il quale le vaccinazioni somministrate contemporaneamente ad anti-infiammatori possono provocare "l'insorgenza dell'autismo". Parlando a margine del convegno 'La necessita' di un impegno globale a favore delle coperture vaccinali', organizzato a Roma dal Coni in occasione della Giornata nazionale delle vaccinazioni, Ippolito ha quindi sottolineato la necessita' di "fare una rivalutazione completa per i vaccini: abbiamo un'atleta olimpica con la meningite - ha proseguito Ippolito - che fortunatamente ha accettato di diventare testimonial di una campagna per i vaccini". Ippolito ha inoltre lanciato un appello affinche' vengano vaccinati anche quegli adolescenti che non lo sono ancora stati: "Chi ha figli adolescenti dovrebbe considerare la necessita' di vaccinarli nel caso in cui non lo siano mai stati per le diverse patologie". Infine, alla domanda se c'e' un'eta' giusta per i vaccini, Ippolito ha risposto: "No, non c'e' alcuna eta' giusta. C'e' un calendario vaccinale che e' una sorta di memento che tutti devono seguire". (AGI)