Tumori: la chirurgia toracica si confronta su quelli rari

Tumori: la chirurgia toracica si confronta su quelli rari
 sala operatoria chirurgo operazione trapianto - pixabay

Roma - Nuove prospettive diagnostico-terapeutiche per i tumori rari e per le metastasi polmonari di molte neoplasie; aumento della precisione chirurgica e diminuzione dell'invasivita' con l'ingresso del robot nel teatro operatorio; risultati incoraggianti offerti da una chirurgia estrema, ma 'ponderata' per pazienti che fino a qualche anno fa erano giudicati inoperabili. Sono solo alcune delle novita' che saranno presentate a Roma in occasione del 35mo Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Chirurgia Toracica (SICT), che si terra' presso l'Auditorium dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e il Polo Universitario Giovanni XXIII da domani, giovedi' 6 ottobre, con inizio alle ore 11.30, a sabato 8 ottobre.
"L'obiettivo del congresso, al quale prenderanno parte circa 400 chirurghi toracici provenienti da tutta Italia - spiega il presidente del congresso Pierluigi Granone, Professore Ordinario di Chirurgia Toracica all'Universita' Cattolica e Direttore del Governo Clinico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli - e' porre l'accento su tematiche di Chirurgia Toracica di rilievo e attualita' in quello che sara', per tre giorni densi di presentazioni scientifiche, un necessario momento di confronto sul futuro della nostra disciplina".

presidente del congresso SICT, Pierluigi Granone

"Il congresso, evento che si tiene ogni due anni, rappresenta appunto il momento piu' importante della SICT. Questa edizione - prosegue Granone - riporta la Chirurgia Toracica Italiana a Roma dopo circa venti anni; trattera', spesso in maniera multidisciplinare, la maggior parte dei temi propri della branca, alla luce delle piu' recenti novita' teoriche e tecnologiche". L'apertura del congresso e' dedicata ai tumori rari, ma si parlera' anche del trattamento delle metastasi polmonari. "Il polmone - spiega Granone - e' una delle sedi piu' frequenti di localizzazioni metastatiche da tumori originati in altri organi; l'orientamento terapeutico attuale e' sottoporre, quando possibile, i pazienti con metastasi polmonari a intervento chirurgico di rimozione. Tuttavia, non abbiamo certezze che questa sia la strada migliore da intraprendere per tutti i pazienti e per tutte le neoplasie: l'enorme quantita' di dati messi insieme dal Registro ci consentira' di capire se quel che ora facciamo ha un razionale o se in alcuni casi sia meglio agire diversamente". Durante i lavori congressuali saranno presentati anche i risultati ottenuti con le tecniche piu' innovative oggi disponibili, molte delle quali prevedono l'utilizzo di un robot. "Si tratta di dispositivi che consentono di effettuare manovre chirurgiche con precisione assoluta e di portare a termine interventi con una invasivita' minima e impensabile fino a qualche anno fa; in questo campo la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma l'alto costo di queste attrezzature impone comunque di fare analisi puntuali e riflessioni ponderate''. ''Vorrei segnalare, inoltre, una sezione che mi sta a cuore - sottolinea il professor Granone - quella della chirurgia estrema: si tratta di atti chirurgici importanti, spesso di competenza multispecialistica in tutta la gestione del paziente e che restituiscono speranza e possibilita' di vita a pazienti che una volta, giudicati inoperabili, avevano accesso solo a trattamenti palliativi".(AGI).