Roma - Ci sono indicazioni non strettamente scientifiche, come quelle di mantenere centrale il rapporto umano con il paziente e il non dare false speranze. E ci sono indicazioni tecniche piu' pratiche, come la creazione di reti di collaborazione e di circolazione dei saperi, che assicurino uniformita' su tutto il territorio nazionale. E ancora, la gestione al meglio della tecnologia in continua evoluzione; l'incentivazione di investimenti economici per la ricerca, la realizzazione di un sistema integrato, complessivo e condiviso di registrazione dei dati e delle informazioni. Questi sono alcuni dei punti contenuti nel Manifesto sull'oncologia di precisione, presentato oggi a Roma durante l'evento "Oncologia di precisione, i successi di oggi, le sfide di domani", organizzato da Novartis.
Nel manifesto, grazie al contributo di un team multidisciplinare di esperti e al supporto di Novartis, sono state delineate le dieci sfide e opportunita' che piu' caratterizzeranno nei prossimi 10 ann l'oncologia di precisione. E' il frutto del Progetto NEXT10, che ha preso vita nel 2014. "Si tratta di obiettivi davvero sfidanti tra i quali emerge in modo evidente la duplice necessita' di concentrare saperi e competenze e di decentrare i servizi, per gestire al meglio la malattia", ha detto Mario Del Vecchio, SDA Professor di Public Management and Policy, Universita' Bocconi, Milano e coordinatore Health Service Research, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Universita' di Firenze. "Un binomio possibile solo se si ragiona in termini di reti e di percorsi strutturati per il paziente", ha aggiunto. Garantire al paziente l'instaurarsi di un dialogo trasparente e sincero con gli specialisti e' infatti uno dei dieci punti del Manifesto NEXT10: un paziente sempre piu' al centro del percorso e sempre piu' parte attiva del processo informativo. (AGI)