Roma - Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati 30 nuovi casi di tumore in pazienti che hanno meno di 40 anni. I giovani che sconfiggono la malattia, in aumento grazie ai progressi nella diagnosi e nelle terapie, oggi possono sperare di diventare genitori grazie alle tecniche di preservazione della fertilita', cioe' di congelamento e conservazione dei gameti a bassissime temperature. Lo dicono gli esperti dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Societa' Italiana di Endocrinologia (SIE) e Societa' Italiana di Ginecologia e Ostetrica (SIGO) che per garantire percorsi uniformi su tutto il territorio nazionale hanno stilato le Raccomandazioni sull'Oncofertilita' da proporre alle Istituzioni e ai pazienti. Il documento verra' presentato martedi' 12 luglio alle 11.30 a Roma, alla Biblioteca Primoli (Via Zanardelli 1), con una conferenza stampa con la partecipazione del professor Paolo Scollo, Presidente SIGO, del professor Carmine Pinto, Presidente nazionale AIOM, e del professor Andrea Lenzi, Presidente SIE. L'attenzione a questi temi, per troppo tempo sottovalutati, va intesa come uno dei bisogni essenziali del paziente oncologico e tutti i metodi per tutelare la fertilita' dovrebbero essere fruibili attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Non solo. La progettualita' del "dopo il cancro", spiegano gli esperti, e' motivo di vita e recupero di energie anche durante la malattia, ma sono ancora troppo poche le persone colpite da tumore che accedono a queste tecniche. (AGI)