Tumori: a Siena studio innovativo per cura melanoma cutaneo
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Tumori: a Siena studio innovativo per cura melanoma cutaneo

Tumori: a Siena studio innovativo per cura melanoma cutaneo

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(AGI) - Firenze, 16 set. - Partira' a Siena il primo studio almondo di immunoncologia nel melanoma cutaneo che combina duefarmaci innovativi mai associati tra loro: l'ipilimumab, cheutilizzato da solo ha gia' dato ottimi risultati nella curadella malattia, e l'SGI-110, un nuovo farmaco epigenetico chemodifica il Dna delle cellule tumorali. Una notizia che premiagli ultimi 10 anni di ricerca pre-clinica e clinica portatiavanti a Siena dall'e'quipe di immunoterapia oncologica,diretta dal Michele Maio, ormai centro di riferimentointernazionale per l'immunoncologia, e che sono stati appenapubblicati sulla rivista scientifica Clinical Cancer Researchedita dalla American Association for Cancer Research - AACR -che li diffonde contestualmente negli USA con un suo pressrelease in contemporanea all'Italia. "La Toscana ha fatto daapripista in Italia nel campo dell'immunoncologia - e' ilcommento dell'assessore al diritto alla salute StefaniaSaccardi - e grazie al lavoro fatto da Michele Maio e dalla suae'quipe il centro senese e' ormai leader internazionale.L'azienda ospedaliera universitaria Senese e' stata la prima inItalia ad attivare un reparto interamente dedicatoall'immunoterapia oncologica, dove oggi vengono curati pazientiprovenienti da tutta Italia grazie alle terapie innovative.Questo nuovo studio si colloca in questa direzione, e questaterapia ha una doppia, importante valenza: sia scientifica cheassistenziale. Al dottor Maio e a tutta la sua e'quipe le miecongratulazioni e il mio ringraziamento". "Questa nuova sperimentazione clinica - spiega Maio - hauna forte rilevanza perche', partendo dal melanoma cutaneo, untumore 'modello' per l'applicazione di nuove combinazioni difarmaci, apre al loro possibile utilizzo futuro anche in altritipi di cancro. Obiettivo della terapia combinata e' modificarele caratteristiche del tumore rendendolo maggiormente visibileda parte del sistema immunitario, attivando contestualmente ledifese immunitarie del paziente per combattere meglio e inmaniera piu' specifica la malattia. Sulla base dei risultatiottenuti prima in laboratorio, e quindi in modelli animali -prosegue Maio - vogliamo comprendere se possiamo aumentarel'efficacia dell'ipilimumab grazie al potenzialeimmunomodulante dei farmaci epigenetici, che permettono allecellule tumorali di esprimere sulla loro superf icie cellularemolecole che le rendono piu' sensibili al riconoscimento edalla distruzione da parte del sistema immunitario del pazienteche e' stato contestualmente 'iperattivato' dal trattamento conipilimumab". In sintesi, ipilimumab attiva il sistemaimmunitario mentre SGI - 110 cambia le caratteristichemolecolari ed immunologiche del tumore. Lo studio clinico difase 1b trattera' a Siena 19 pazienti ed e' sponsorizzato dallaFondazione NIBIT - Network Italiano per la Bioterapia deiTumori e, in parte, dalla AIRC - Associazione Italiana per laRicerca sul Cancro per quanto riguarda gli studi di laboratoriomirati a comprendere cosa accade dal punto di vistaimmunologico ai soggetti trattati. "Con questo studio -conclude Maio - portiamo a casa tre importanti risultati per inostri pazienti. Il primo e' che presso il nostro centro diSiena continuiamo a rendere disponibili le piu' innovative epromettenti terapie anticancro esistenti al mondo. Il secondoe' di essere capaci, grazie ai risultati della ricerca, diattrarre ulteriori importanti finanziamenti per continuare asviluppare terapie sempre piu' efficaci nei tumori. Il terzo e'riuscire a portare avanti studi di frontiera anche in Italia,con un ruolo di leadership della Toscana, in collaborazione coni migliori Centri di ricerca oncologici internazionali".(AGI).
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