(AGI) - Roma, 28 giu. - Citta' italiane piu' sostenibili secondo il Focus dell'Istat sulla mobilita' urbana, con dati relativi al 2014, diffuso oggi dall'Istituto: sale a 36,5 m2 ogni 100 abitanti la dotazione di aree pedonali, e a 19,4 km ogni 100 km2 la densita' delle piste ciclabili. Si estende la superficie delle Zone a traffico limitato (+9,7%) e si diffondono le Zone 30 a traffico pedonale privilegiato, presenti in 66 capoluoghi. Quasi tutte le Amministrazioni dei comuni capoluogo hanno da tempo istituito sul proprio territorio aree pedonali e/o Zone a traffico limitato (Ztl) per abbattere i livelli di inquinamento atmosferico e acustico nelle aree piu' densamente abitate (o quanto meno contenerli, negli orari di maggiore affluenza) e rendervi piu' agevole e sicura la circolazione dei pedoni. I capoluoghi dotati di aree pedonali sono 105, tre in meno del 2010. Ciononostante, la dotazione media di spazi urbani stabilmente interdetti al traffico veicolare e' salita, nello stesso periodo, da 33,2 a 36,5 m2 ogni 100 abitanti. La disponibilita' e' piu' alta nelle citta' del Nord (50,4 m2 ogni 100 abitanti, contro 26,9 del Centro e 26 del Mezzogiorno) e nei grandi comuni (44,4 m2 ogni 100 abitanti contro 25,7 degli altri capoluoghi). In questo campo, tuttavia, il divario fra le ripartizioni si va riducendo, dato che - rispetto al 2010 - le aree pedonali crescono di oltre il 40% nelle citta' del Mezzogiorno e di meno del 10% in quelle del Centro e del Nord. La citta' con la piu' alta dotazione di aree pedonali e' Venezia, con poco meno di 500 m2 ogni 100 abitanti, seguita da Verbania (219,9), Cremona (108,6), Firenze (103,7) e Cagliari (100,3).
Nel 2014, i capoluoghi di provincia in cui e' attiva una Ztl su parte del territorio comunale sono 100: quasi tutti quelli del Centro-Nord e circa sette su dieci nel Mezzogiorno. Il gruppo dei comuni dotati di Ztl e' rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi anni, ma l'estensione delle aree soggette a limitazione del traffico e' aumentata del 14,3% rispetto al 2010. L'incremento e' stato particolarmente rilevante nelle citta' del Mezzogiorno (+34,4%) e piu' contenuto in quelle del Nord (+13,2%), mentre in quelle del Centro si registra una leggera flessione (-1,8%). Le Ztl piu' estese sono quelle di Milano (15,2 km2), Palermo (7,7) e Roma (7,6), ma Bergamo e' la citta' con la Ztl piu' grande in rapporto alla superficie comunale (14,3%). Le Zone 30 - aree urbane a traffico pedonale privilegiato, di norma individuate dai Put - si configurano come interventi di riqualificazione urbana attraverso la moderazione del traffico veicolare, intesi non soltanto a ridurre il rischio di incidenti ma anche a recuperare o promuovere l'agibilita' di strade e piazze come luoghi di socialita'. I capoluoghi con una o piu' Zone 30 attive sul proprio territorio sono 66 (circa quattro su cinque al Nord, due su tre al Centro e uno su tre nel Mezzogiorno). Il loro numero e' in crescita (53 nel 2012), ma soltanto 64 dei 101 capoluoghi con un Put approvato o adottato hanno istituito almeno una Zona 30 sul proprio territorio. Inoltre, sempre piu' citta' realizzano corsie preferenziali protette per i mezzi pubblici. Questa soluzione e' adottata, in varia misura e diverse modalita', in 80 capoluoghi, che sommano quasi 940 km di corsie preferenziali, di cui il 38,2% in sede protetta. Rispetto al 2011, lo sviluppo complessivo delle corsie preferenziali e' aumentato dell'8,7%, ma le corsie in sede protetta - chiaramente piu' efficaci - sono cresciute del 76,4%. (AGI) Rap
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