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Spazio: progetto ricerca San Raffaele in orbita con Cristoforetti
(AGI) - Roma, 25 nov. - Sviluppare contromisure, basatesull'esercizio fisico, per prevenire i problemi legatiall'intolleranza ortostatica, ovvero quell'insieme di disturbiche riguardano il mantenimento della posizione eretta che sipresentano negli astronauti nelle missioni di lunga durata. E'l'esperimento targato IRCCS San Raffaele Pisana, uno dei tantiche l'astronauta Samantha Cristoforetti si occupera' ora che e'sulla Stazione spaziale internazionale. "L'esperimento - ha spiegato Ferdinando Iellamo,responsabile scientifico del progetto per il San Raffaele diRoma - prevede l'esecuzione da parte dell'astronauta, durantela sua permanenza sulla ISS, di un programma di allenamentopersonalizzato, determinato in base ad
(AGI) - Roma, 25 nov. - Sviluppare contromisure, basatesull'esercizio fisico, per prevenire i problemi legatiall'intolleranza ortostatica, ovvero quell'insieme di disturbiche riguardano il mantenimento della posizione eretta che sipresentano negli astronauti nelle missioni di lunga durata. E'l'esperimento targato IRCCS San Raffaele Pisana, uno dei tantiche l'astronauta Samantha Cristoforetti si occupera' ora che e'sulla Stazione spaziale internazionale. "L'esperimento - ha spiegato Ferdinando Iellamo,responsabile scientifico del progetto per il San Raffaele diRoma - prevede l'esecuzione da parte dell'astronauta, durantela sua permanenza sulla ISS, di un programma di allenamentopersonalizzato, determinato in base ad una nuova metodologiadefinita TRIMPi (individualized TRaining IMPulse) sviluppatadal gruppo di ricerca dell'IRCCS San Raffaele Pisana, che sibasa sul carico di lavoro interno che il singolo individuosperimenta durante l'attivita' fisica piuttosto che sulla spesaenergetica indotta dall'attivita' fisica". Dopo il rientro aterra sara' effettuato un test di tolleranza ortostatica(passaggio dalla posizione supina alla posizione eretta) concontemporaneo monitoraggio della frequenza cardiaca e dellapressione arteriosa al fine di definire le alterazioni delcontrollo nervoso del sistema cardiocircolatorio eventualmentecoinvolte nella comparsa dei sintomi e gli effetti indotti sudi essi da parte della nuova metodologia di allenamento. I datiottenuti dal questo studio potrebbero fornire una base per laprogettazione di piu' efficaci programmi di allenamento fisicoche potranno effettuare gli astronauti in future missioni dilunga durata sull'ISS. (AGI).