Sla: scoperti segni della malattia nella pelle dei pazienti
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Sla: scoperti segni della malattia nella pelle dei pazienti

Sla: scoperti segni della malattia nella pelle dei pazienti

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(AGI) - Roma, 20 feb. - Le cellule della pelle di pazienti consclerosi laterale amiotrofica (Sla) o morbo di Lou Gherigpresentano gli stessi segni di malattia dei neuroni e sonodunque un ottimo modello sperimentale per studiare la malattia.Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studiodell'Universita' Cattolica di Roma pubblicato sulla rivistaNeurobiology of Aging. L'importanza della scoperta e' tale che le linee cellularistudiate saranno messe a disposizione di tutti i ricercatorinella prima Biobanca nazionale dedicata alla SLA, progettoideato dall'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica(Aisla). La Sla e' una malattia neurodegenerativa progressivache colpisce i motoneuroni, cioe' le cellule nervose cerebralie del midollo spinale che permettono i movimenti dellamuscolatura volontaria. In questo studio e' emerso che ifibroblasti, cellule della pelle che si prelevano facilmentecon minibiopsie dai pazienti, riproducono molte dellealterazioni osservate nel cervello delle persone affette daSla. "Uno dei maggiori problemi nella ricerca sulla Sla - hadetto Mario Sabatelli, autore dello studio - e' che non abbiamomodelli sperimentali affidabili su cui studiare i meccanismiresponsabili della malattia. Il cervello e' un tessuto nonaccessibile in vivo e gli studi con modelli animali dellamalattia hanno dei limiti". In questo studio e' stataeffettuata una piccola biopsia di pelle in 38 persone con Slaper ottenere delle colture di fibroblasti. "Abbiamo osservato -ha spiegato Sabatelli - che in molti casi la proteina 'TDP-43',che ha un ruolo centrale nella degenerazione delle cellulenervose tipica della Sla, presenta un comportamento anomaloanche nei fibroblasti dei pazienti". Si tratta di una novita'assoluta che apre una nuova e interessantissima finestrametodologica sulla ricerca. Le cellule della pelle coltivate inprovetta, infatti, possono rappresentare un modello semplice,affidabile e accessibile per studiare i meccanismi della TDP-43nella malattia. (AGI) .
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