Scienza: da uomo di Altamura Dna piu' antico per un Neanderthal
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Scienza: da uomo di Altamura Dna piu' antico per un Neanderthal

Scienza: da uomo di Altamura Dna piu' antico per un Neanderthal

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(AGI) - Roma, 23 mar. - A oltre vent'anni dalla scoperta, unostudio conferma che l'uomo di Altamura e' vissuto circa 150mila anni fa. Le porzioni di DNA prelevate dallo scheletrorappresentano il piu' antico dato paleogenetico per iNeanderthal. Questi i risultati, pubblicati sul Journal ofHuman Evolution, frutto di un progetto coordinato da GiorgioManzi della Sapienza di Roma e da David Caramellidell'Universita' di Firenze, in collaborazione con le autorita'locali e la Soprintendenza Archeologia della Puglia. Secondo questo studio, lo scheletro fossile di Altamura,scoperto nel 1993 all'interno del sistema carsico di Lamalunga(nell'Alta Murgia, Puglia), presenta caratteristichemorfologiche e paleogenetiche che lo identificano comeappartenente alla specie Homo neanderthalensis. Inoltre, lastessa ricerca lo colloca cronologicamente in un intervallofinale del Pleistocene Medio compreso tra 172 e 130 mila anni,dunque in una fase antica dell'esistenza di questa specie umanaestinta. Attraverso l'uso di metodologie innovative etecnologicamente avanzate, il gruppo di ricerca ha potutoprelevare dalla grotta una parte di osso umano rappresentato daun frammento di scapola, relativo alla porzione della spalla.Sebbene rappresenti solo una piccola parte dello scheletro, cheresta tuttora imprigionato nella grotta, le informazioni cheesso ha potuto rivelare sono di estrema importanza scientifica.Tanto la morfologia della superficie articolare quantol'analisi del DNA estratto dall'osso, hanno infatti confermatoche l'uomo di Altamura era un Neanderthal, la specie vissuta intutta Europa tra almeno 200 mila e circa 40 mila anni fa. Ledatazioni eseguite sul campione e su vari frammenti distalattiti con la tecnica dell'Uranio-Torio hanno indicato cheil sistema carsico di Lamalunga ha iniziato a essere attivoprima di 189 mila anni fa e che le formazioni calcitichestratificatesi sulle rocce e sullo scheletro umano hannoiniziato a deporsi fra 172 e 130 mila anni fa, nel pieno dellapenultima glaciazione quaternaria. Per quanto esistano inEuropa e nel Vicino oriente diversi campioni fossili riferibilia Homo neanderthalensis, nessuno puo' eguagliare per grado dicompletezza e stato di conservazione il reperto pugliese.Inoltre, i risultati dell'analisi paleogenetica hannoregistrato la presenza di DNA endogeno, anche se altamenteframmentato. Questi primi dati genetici permettono, fral'altro, di considerare lo scheletro di Altamura come il piu'antico Neanderthal da cui siano state estratte porzioni dimateriale genetico (mtDNA) e dunque un ottimo candidato peranalisi genomiche di grande interesse. (AGI).
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