(AGI) - Venezia, 12 set. - La 29enne veneziana Irene Scarpa, durante gli studi all'Universita' Ca' Foscari Venezia, ha realizzato una nuova soluzione per applicare la biopulitura della pietra sul patrimonio artistico. Si tratta di un nano-gel che e' stato brevetto e dara' vita presto a uno spin-off universitario. Statue, facciate in pietra, monumenti esposti alle intemperie sono terreno fertile per i microorganismi responsabili del proliferare di licheni e della caratteristica patina biologica, nera o verdastra, che spesso li ricopre. Per pulire il prezioso patrimonio artistico italiano di solito si utilizzano prodotti chimici tossici o prodotti enzimatici costosi e laboriosi da applicare. Nasier Gel, questo il nome scelto dalla giovane inventrice veneziana per il suo prodotto, ha gia' superato i test degli addetti ai lavori, riscontrando l'interesse di restauratori e soprintendenze, dalle Terme di Caracalla a Padova passando per collezionisti privati che hanno constatato l'effetto pulente del gel anche sulla tela di un quadro. "Il gel attacca - spiega Scarpa - solo la patina, non la superficie dell'opera. Le matrici nanostrutturate hanno delle vastissime potenzialita'. La dimensione nanometrica delle particelle aumenta la superficie di contatto con la patina biologica da rimuovere, consentendo di utilizzare pochissimo prodotto rispetto ai metodi tradizionali e di avere un tempo di azione molto breve". (AGI) Red/Pgi
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